I Barry, quartetto di South London apprezzato anche da Alex Kapranos dei Franz Ferdinand*, sono la quintessenza del pop chitarristico made in UK: hanno da poco – il 25 ottobre – pubblicato la cassetta d’esordio omonima per la Permanent Slump e già si candidano ad essere una delle migliore uscite discografiche in ambito jangle pop. Divertenti e maledettamente orecchiabili, potrebbero segnare la rinascita di una forte scena queer pop.
“Posh Club”, in un mondo al contrario, sarebbe un singolone in heavy rotation radiofonica: due minuti e mezzo super catchy con un tocco ironico tutto british. Non è il solo, però: anche gli altri brani del disco non scherzano in quanto a melodie killer da rompicapo al primo ascolto (“Liz Naylor”, “Our First Party”).
Un debutto (discografico) promettente.
*i Barry hanno fatto da band supporto ai Franz Ferdinand nella data degli scozzesi alla Roundhouse di Londra il 26 settembre 2018
(Monica Mazzoli)
Non solo esterofili: inauguriamo oggi la nostra rubrica IT-alien, dedicata alle voci emergenti più interessanti nel panorama italiano scelte per voi dalla nostra redazione. Ci sono tanti artisti nell’underground...
Una band israeliana tra psichedelia, C86 e alt-country, consiglio degli amici di Monolith Cocktail.
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