[Intervista] Orville Peck, eroe fuorilegge

Il personaggio è fascinoso anche perché non se ne conosce la vera identità. L’innovativo country di Orville Peck è in arrivo per la prima volta in Italia mercoledì 13 novembre alla Maison Musique di Rivoli (TO), e Kalporz ha pensato bene di farsi raccontare qualcosa per conoscerlo meglio.

Parlami della scrittura di “Pony”: nelle precedenti interviste hai dichiarato che i testi sono autoreferenziali. Quando e come hai deciso di scrivere queste canzoni?

Sono canzoni sulle mie esperienze di vita. Persone che ho incontrato, luoghi in cui sono stato. Volevo fare un classico album country che è esattamente questo: una raccolta di storie.

Le sonorità del tuo disco spaziano dallo shoegaze al più classico country: se dovessi spiegare la tua musica attraverso artisti/gruppi fondamentali, quali sarebbero e perché?

Naturalmente sono influenzato dai musicisti country “fuorilegge” come Willie Nelson, Johnny Cash, Merle Haggard. Combino quel suono classico con qualche suono o sensazione di produzione più contemporanea, ma per me questa è solo l’evoluzione naturale del country. È un genere si è sempre evoluto e cambiato, e ha incorporato suoni e strumenti diversi man mano che cresceva.

La notte è un elemento temporale ricorrente nei tuoi brani. Che ruolo ha avuto la notte nella scrittura di “Pony”?
Molto di quello che faccio accade di notte. È sicuramente più facile essere se stessi di notte.

Le maschere che indossi hanno aiutato a creare l’aura di mistero che caratterizza il tuo personaggio. Qual è il tuo rapporto con queste?
(nessuna risposta – ndr)

In breve tempo il tuo progetto ha visto crescere la propria fanbase, al punto che alcuni tuoi fan si sono tatuati testi dalle tue canzoni. Come gestisci il rapporto con i fan e quest’improvvisa ondata di popolarità?
Penso che sia davvero speciale. I miei fan includono di tutto, dalla cultura alternativa, LGBTQ, ai vecchi fan del country. E’ una fetta molto ampia. Penso che siano tutti connessi con il mio progetto per le stesse ragioni che perseguo io, perché tutto quello che canto è universale. Sono lotte, istanze e situazioni che tutti hanno vissuto.

Questi i dati del concerto:
13 NOVEMBRE | MAISON MUSIQUE | RIVOLI (TO)
Ingresso: 15€ + prevendita
Prevendite disponibili su Mailticket e Vivaticket

(Matteo Bordone)