Ortigia Sound System Festival, Siracusa, 24-28 Luglio 2019

“Es un sentimiento nuevo, che mi tiene alta la vita…”

La voce di Franco Battiato viene fuori dagli altoparlanti dell’Antico Mercato di Ortigia mentre ritiriamo i biglietti per la sesta edizione di Ortigia Sound System Festival. La palette di colori tutto intorno a noi è quella tipica dell’estate siciliana e in particolare delle strade dell’isola, quando la temperatura sale al di sopra dei 30 gradi: il bianco della pietra, l’azzurro acceso del cielo privo di nuvole, il verde tendente al giallo delle piante arse dal sole. Benvenuti a Siracusa, benvenuti all’Ortigia Sound System Festival.

Il festival, nato nel 2014 e da quel momento in poi in continua espansione, ha preparato per quest’anno l’offerta più ampia ed esaustiva possibile, regalando ai suoi partecipanti un’esperienza completa del fascino espresso da Siracusa. Dalla mattina di mercoledì alla sera di domenica OSS ha organizzato eventi in sette luoghi diversi del centro storico tra dj set, talk, performance e concerti di vario tipo.

Immaginate di passeggiare una mattina di luglio per il mercato di Ortigia e una volta arrivati in fondo, dopo aver fatto un giro tra le bancarelle piene di frutta e verdura fresca, pesce appena pescato e spezie di ogni colore, trovate il van di Seoul Community Radio, dal quale vengono trasmessi dj set sotto il sole siracusano. Dopodiché, vi spostate verso la Marina dell’isola e trovate la barca dei boat party di OSS, ormai un’istituzione del festival, pronta a portarvi al largo e farvi ballare mentre il sole pian piano tramonta all’orizzonte, dandovi anche la possibilità di tuffarvi in acqua. Una volta tramontato il sole, vi spostate al Castello Maniace, dove nella rinnovata piazza d’armi trova posto il main stage di OSS, dove il venerdì e il sabato si sono alternati i nomi più “quotati” del festival. La festa inizia alle 20 e prosegue fino alle 3, momento in cui ci si sposta all’Ex Km 0, dove gli afterparty accompagnano il pubblico fino a mattina inoltrata.

“Ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo…”

Per quest’anno, come da concept, il festival ha ospitato artisti capaci di “iniettare umanità” in questo nostro nuovo mondo ipertecnologico. La prima parola che viene in mente in questo senso è Kokoko!, il nome del collettivo di Kinshasa attivo ormai dal 2016 che ha tenuto per un’ora in ipnosi il pubblico di OSS con la propria performance, tra balli frenetici e un groove irresistibile. Nella stessa sera, quella di sabato, la delicata elettronica di Venerus e il live set di Ross From Friends hanno rappresentato due esperienze musicali molto vicine per suoni e allo stesso tempo lontane per atmosfere, con il secondo che ha preparato il pubblico al successivo dj set di Jamie Tiller. Come l’anno scorso, OSS ha ospitato un artista del nu jazz britannico: dopo Kamaal Williams è toccato a Yussef Dayes incantare con le sue fitte trame di batteria, accompagnato dal basso di Rocco Palladino, figlio del famoso Pino.

 

Il venerdì di OSS ha visto alternarsi sul palco artisti legati dal filo rosso della disco music. Nonostante il nome più atteso fosse quello di Giorgio Moroder, il suo dj set non è stato sicuramente il momento più alto della serata, superato di gran lunga dall’esibizione di Alan Palomo aka Neon Indian. L’artista di origine messicane, grandissimo cultore dell’italo-disco, non calcava i palchi italiani dal 2012 e il suo concerto ha reso valida la lunga attesa: perfetta la performance sua e del gruppo al completo aggiungendo, tra le chicche, una cover di Vamos a la playa dei Righeira. Nella stessa sera, il set dal ritmo serratissimo di Charlotte Adigéry, nome da segnare sul taccuino degli artisti che ascolteremo tantissimo nei prossimi anni e il live di Emmanuelle, che a OSS ha anche regalato quella che ormai è la sigla ufficiale del festival, “Italove”.

La domenica di OSS è stata infine caratterizzata dall’arrivo di Boiler Room per la prima volta in Sicilia: sul 360 stage del festival Jerusalem in my heart, Lamusa II, Danielle e Virgil Abloh, il designer/artista/dj fondatore di Off-White hanno chiuso OSS con dj set che non hanno sicuramente fallito nel far ballare per l’ultima volta il pubblico del festival.

Elencare tutti gli eventi del festival sarebbe impossibile, a partire dal concerto di apertura di Colapesce all’ultimo dj set di Virgil Abloh, passando per gli otto boat party organizzati dal giovedì alla domenica e le performance artistiche all’Antico Mercato di Ortigia.
L’estate siciliana, con i suoi colori e sapori assolutamente unici nel proprio genere, uniti a una lineup di artisti caratterizzati dall’essere proiettati verso il futuro, rendono Ortigia Sound System un festival unico, durante il quale questi due elementi contrastanti solo in teoria si uniscono, creando una magia difficile da replicare altrove. Arrivato al suo sesto anno, il festival è ormai una certezza dell’estate musicale italiana e continua di anno in anno a stupire e a regalare momenti artistici difficili da dimenticare al proprio pubblico.

(Matteo Bordone)