Alla scoperta di N.A.N.O. con 7 tracce degli Anni Dieci

N.A.N.O. è il progetto solista di Emanuele Lapiana, già membro e fondatore dei C.O.D., con cui pubblica “La Velocità della Luce” e “Preparativi per la fine”, due dischi diventati dei capisaldi all’interno della scena musicale indipendente italiana, e del duo Lovecoma, grazie a cui sperimenta linguaggi ed estetiche industrial pop. Nel 2008 viene pubblicato “Mondo|Madre”, il primo disco ufficiale di N.A.N.O. che riscuote fin da subito grande successo portandolo ad essere candidato per il premio Fuori dal Mucchio. L’anno successivo Lucio Dalla esprime il desiderio di fare una propria versione del brano “L’Assenza” contenuto nell’album.
Nel 2011 pubblica “I racconti dell’amore malvagio”, lavoro in cui duetta con importanti personaggi della scena musicale italiana, in particolare con Pacifico, Max Collini, Sara Mazo, Federico Fiumani. Nel 2015 fonda “O Suono Mio”, agenzia di comunicazione sonoa specializzata in colonne sonore e sound branding. Dopo aver curato la ristampa di alcuni lavori di C.O.D. e Lovecoma, il N.A.N.O. è pronto a ritornare con il suo nuovo progetto discografico “Bionda e Disperata”.

“Bionda e Disperata”, uscito a maggio su Fiabamusic / Soviet Studios è un lavoro che si presenta senza la pretesa di essere applaudito: puro, crudo, così come lo stato d’animo che lo accompagna. Una scelta, un’intenzione precisa, il rifiuto della musica come accessorio, come sottofondo. L’utilizzo del field recording lungo tutti i brani che compongono il disco ne sottolinea il carattere intimo e chiede la nostra attenzione: come la fotografia di una folla danzante, immortala dettagli che sfuggono ad una prima occhiata e ascolto.

La tua proposta musicale è piuttosto eterogenea e sfugge un po’ a etichette di genere. Come definiresti in 3 parole “Bionda e disperata”?
Canzoni belle strane.

La cover del disco è un dipinto dell’artista sud coreano Gyo Boum Ann che ben rappresenta la caleidoscopica varietà di colori del disco. Com’è nata l’idea?
In modo fortuito; non trovavo un immaginario visivo che ben rappresentasse l’idea. Poi mi sono messo a cercare sul web e mi sono imbattuto nei dipinti di Gyo boum, che mi hanno letteralmente spazzato via; lui dipinge spesso visi di donna distrutti dai colori ed è stato difficile scegliere, perché andavano quasi tutti bene! 😀 Quindi l’ho contattato via mail ed ha voluto sentire qualche brano, poi mi ha dato il permesso di usare le sue opere.

Bedford mi sono fatto il trip che si riferisca a Brooklyn. Se non lo è cancella la domanda e raccontami pure scenari e ispirazioni geografiche dei testi del disco.
Mi piace il tuo trip, e mi fa piacere che il brano ti abbia suggerito quel luogo particolare. In realtà Bedford è un brano sulla superiorità naturale delle donne e dei Sogni. Poi nel sogno si parla di un viaggio in furgone di 20 anni fa in Spagna. Ma anche Brooklin va benissimo.
Nel disco c’è anche un po’ di Germania (Giga), di Egitto (Speciale) e Napoli (QND).. Ricorre la montagna. Sono Trentino, è più forte di me 😀

E ora 7 tracce degli Anni Dieci scelte da N.A.N.O…

Jain, “Makeba”

The National, “Fireproof”

Cosmo, “Ho visto un Dio”

M83, “My Tears Are Becoming a Sea”

Riccardo Sinigallia, “Niente mi fa come mi fai tu”

Sampha, “Plastic 100°C”

Benjamin Biolay, “Brandt Rhapsodie”