Way Out West 2018, Göteborg (day 3)

Ogni anno, da 5 anni a questa parte, ho una certezza: se non piove almeno un giorno (e il 90% dei casi è proprio il sabato), il Way Out West non sarebbe il Way Out West. Dopo un bello scroscio mattutino, Kamasi Washington apre le danze di questo ultimo giorno di festival, riportando il buon umore nel parco col suo jazz sincopato (e gentilmente si presta per una polaroid dopo lo show). L’allegria continua con Sigrid, giovane svedesina, che incanta tutti con il suo look acqua e sapone. Little Jinder, ormai presenza fissa nella line-up, fa impazzire come sempre adulti e bambini. Arriva quindi uno dei momenti che più aspettavo: il set dei Dirty Projectors. Nonostante la dipartita di Angel e Amber, la band regala comunque un live super suonato e super cantato, riproponendo vecchie glorie e molti pezzi dell’ultimo incredibile disco. Non lo nego, amo profondamente questi ragazzi di Brooklyn e sentirli live è quasi, a volte, un’esperienza che va molto vicino al trascendentale. I Fleet Foxes, come sempre, si propongono eleganti e perfetti per il clima un po’ malinconico. Faccio un salto da Nadja Chatti, che prova a far ballare anche gli alberi nonostante le nubi che incombono di nuovo. Fortunatamente arriva Lykke Li a spazzare via la tristezza, una gioia da vedere e da ascoltare. Sex appeal e voce incredibile tutti fusi in una singola donna col caschetto biondo e il completino di latex attillato. All’ennesimo scroscio ripariamo tutti sotto il tendone del Linnè, dove Mura Masa ci regala i suoi Nuggets insieme alla carichissima corista nera che non smette un minuto di saltare. La pioggia non risparmia l’inizio del set degli Arcade Fire, le star della serata. Dentro al pit è un delirio. Win fa il suo solito show buttandosi sul pubblico fradicio ed in estasi, Will lo segue poco dopo ma gli va peggio, scivola e cade tra noi fotografi (e sul mio piede) ma il clima non si guasta, è sempre una festa allegra e divertente piena di scenette dei fratelli e del mitico Telespalla Bob-Parry. E tra le note di ‘Wake Up’ prima e ‘Take A Walk On The Wild Side’ poi, ci si abbraccia tutti e ci si dice arrivederci. See you, hopefully, next year, Way Out West.