Tra nevicate record e la chiusura della campagna elettorale, il meglio della settimana musicale appena passata.
Dopo tre anni di silenzio, l’artista, compositore e produttore islandese Olafur Arnalds si esibirà nel nostro paese il prossimo il 16 ottobre a Milano, nell’affascinante location dell’Auditorium Fondazione Cariplo. Con un ensemble unico di quartetto d’archi, percussioni, pianoforti e sintetizzatori, fulcro dello spettacolo sarà un algoritmo generativo che Ólafur ha progettato per controllare due pianoforti self-playing come fossero uno.
http://olafurarnalds.com/event/2018-10-16/auditorium-di-milano-fondazione-cariplo/
Il duo romano Carl Brave e Franco 126, fenomeno commerciale pop-rap del momento, ha concluso il tour martedì scorso in un Alcatraz soldout, pieno di regazzini tra trombe, sax, tamarrate e cellulari in mano. Se tiramo pellaria!
Kurt Vile e Courtney Barnett hanno pubblicato un nuovo documentario sulla loro amicizia. Friends of Wonder racconta la giornata di preparazione dei due prima della performance al Loew’s Jersey Theatre in Jersey City.
A pochissime settimane dall’uscita di “There’s a riot going on”, ecco un nuovo brano estratto dall’album, che a questo punto si preannuncia una bomba.
L’indie-fluorescent hero di Detroit avrà le luci della ribalta mediatica più importante del mondo, la notte degli Oscar, tutte per sé. Tutti attaccati alla tv (o allo streaming) per vedere la versione di Mystery of Love dalla OST di Call me by your name del nostro Luca Guadagnino. Forza Sufjan, porta a casa questo Oscar!
I nostri Car Seat Headrest (che ricordiamo con nostalgia per la strepitosa performance all’Ypsigrock 2017) durante i bis del concerto a Perth del 25 febbraio ci hanno regalato una cover onirica e bellissima di White Ferrari di Frank Ocean (di cui avevano già coverizzato Ivy durante il tour dello scorso anno). Lacrime.
“Porque Liberato no hace canciones, hace himnos”.
https://sonar.es/es/2018/artistas/liberato