Timber Timbre, Monk, Roma, 30 settembre 2017


(foto: @eleon89 su Instagram)

Incantano i Timber Timbre dal vivo al Monk di Roma. Il concerto, primo di tre programmati sul territorio italiano, si è dimostrato comunque molto atteso visto il grande richiamo di pubblico. La band canadese, dal canto suo, riesce a raggiungere i livelli più alti proprio nella dimensione live, riuscendo a catturare l’attenzione dei presenti dal primo brano fino all’ultimo dei bis concessi in chiusura.

Il centro del discorso è stato, come d’altra parte ampiamente prevedibile, il disco pubblicato quest’anno. “Sincerely, Future Pollution”, arrivato in primavera tre anni dopo il successo di “Hot Dreams”, trova maggiore impatto nella sua versione del vivo. I brani (ma questo vale anche per gli altri presenti in scaletta) acquistano più tiro, senza però per questo diminuire la componente emotiva, altrettanto decisiva. L’impressione, a tratti, è quella di stare davanti a dei Bad Seeds meno deflagranti.

Dalla title track dell’ultimo lavoro fino a “Moment” il quartetto canadese suona quasi senza soluzione di continuità, tra gli applausi sempre più convinti del pubblico. Con il passare dei minuti arrivano anche alcune gradite incursioni nei dischi precedenti, con “Hot Dreams” e “Woman” su tutte, senza dimenticare “Beat the Drums Slowly”, “Magic Arrow” e la finale “Trouble Comes Knocking”. Un’ora abbondante di magia sonora dai contorni onirici.