La Top 7 della settimana (#44, 2016)

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Cavalli, belle ragazze, Bruno Pizzul, blues. Questo e molto altro nella nostra consueta rubrica finesettimanale. Ecco il meglio successo negli ultimi sette giorni.

#7. Sex Pizzul, con un nome così…

Con un nome così, un ascolto se lo meritano a prescindere. Ma andiamo oltre le apparenze: dietro al progetto Sex Pizzul ci sono Francesco D’Elia e Simone Vassallo (due King of The Opera) e Irene Bavecchi. Un trio-toscano che ha cominciato a lavorare da poco ma che sta già per debuttare: “Pedate” è il loro primo disco, un concept-album sul calcio inteso come metafora di vita, ed è anticipato da questo “El Tanque”. Punk nell’animo, synth distorti, anarchia sonora. Niente male.

#6. Il mood autunnale di Bing & Ruth

Si chiama “Starwood Chocker” la nuova traccia di Bing & Ruth, il progetto musicale del compositore David Moore e del suo collettivo di musicisti. Attivi da circa dieci anni, stanno per pubblicare il loro terzo album “No Home of the Mind”, che uscirà il prossimo febbraio su 4AD. Il loro è un sound molto meditativo, contraddistinto da orchestrazioni morbide e delicate, in cui il piano di Moore recita la parte da protagonista. Valgono più di un ascolto, visto il mood molto autunnale di questo primo estratto.

#5. Nick Murphy per tutti

Continua a sorprenderci Chet Faker, o meglio Nick Murphy. Il talentuoso producer australiano, esploso con il suo “Built On Glass” del 2014, ha di recente cambiato nome e pubblicato nuovo materiale sonoro: “Fear Less“, dal sapore vagamente thomyorkiano, ha infatti interrotto un silenzio piuttosto lungo, fatta eccezione per qualche collaborazione con Marcus Marr. In questi giorni è a Torino, ospitato da Club To Club, ma anche per chi non potesse andare c’è una piccola consolazione: è la nuova “Stop Me (Stop You)”. Eccola qui sotto.

#4. Nocturnal Tapes, la notte da ballare

Il loro dice già molto, ma a fugare i dubbi rimanenti ci pensano i loro brani: i Nocturnal Tapes fanno musica per la notte, musica da ballare. Un esordio discografico vero e proprio deve ancora arrivare, ma questo non ci vieta di goderne già: dopo “Pattern”, ecco la nuova “Pieces”.

#3. Lowly: ancora una volta ci avevamo visto giusto

Seguiamo questi ragazzi da quasi un anno, quando fecero uscire la loro “S.W.I.M.”, in occasione della firma per Bella Union. Oggi li ritroviamo con un nuovo brano “Word”, anticipatore del loro primo disco “Haba”, che dimostra che ci avevamo visto giusto: la sostanza c’è eccome. La giovane band danese di Aaarhus definisce il suo sound “noise-pop, and everything in between”, e noi, almeno per ora, le diamo retta. Ecco la nuova “Word”

#2. Abra, impossibile resisterle

Anche Abra è un nome da tenere d’occhio: ve l’avevamo consigliata già qualche tempo fa (qui), ma si sa: repetita iuvant. Nella nuova “Pull Up”, tratta dall’esordio “Princess EP”, la giovane producer (termine non usato a sproposito, visto che scrive, compone, dirige i suoi video) continua ad intrigare: a contraddistinguerla è una miscela parecchio sexy di r’n’b e hip hop. Provate a resisterle: non sarà facile.

#1. L’oscurità blues di Duke Garwood

Troppo hype e fighetterie fino ad ora? Ci pensa Duke Garwood a ridare un po’ di concretezza alla top7. Il bluesman storico collaboratore di The Orb, Alexander Tucker e Mark Lanegan ha pubblicato una nuova, intrigantissima, traccia. “Coldblooded The Return” è il primo estratto dal nuovo “Garden Of Ashes”, ed è una ballad oscura che cela una forte energia latente. Lo stesso Garwood, parlando della canzone, e del nuovo disco, dichiara “I am an angry man; so angry I burn myself. So angry I heat up the air around me. This is the nuclear fuel I use to make music,”