World Music Romagnola. Così definisce la sua proposta Alfredo Nuti Dal Portone, virtuoso chitarrista cesenate e deus ex machina dietro ai Supermarket, ensemble/mini orchestra partito quasi per gioco ma che ha visto avvicendarsi dal 2010 nomi coinvolti nei Sacri Cuori, Opez, Ronin, C’mon tigre, NicoNote, Santo Barbaro. Lo stesso musicista è stato fortemente voluto dal titolare di un progetto affine musicalmente e più conosciuto per il tour del 2015, ergo parleremo di “Portobello” (esordio discografico anche per L’ Amor Mio Non Muore) come di un lavoro di assoluto valore. Oltre il punto di vista strumentale ed esecutivo.
Otto composizioni che frullano generi musicali, visioni cinematografiche, sapori esotici, cocktails e relax sorseggiati in riva ad un mare solo immaginato da chi vive ai bordi delle montagne dell’Appennino.
Un album che avrebbero amato tanto Django Reinhardt quanto Federico Fellini, tanto Joe Strummer quanto Compay Segundo: per la densità di malinconia, la ricerca dell’alterità unita alla voglia di divertire e divertirsi, infine quell’ironia unica e puramente romagnola, che ad esempio scaturisce dal commento del Nostro all’ultimo brano in scaletta, “Tristi Tropici”:
“A conclusione di un disco pieno di decadenze, troviamo questo brano, che è una petroliera abbandonata in mezzo al mare.” Classe.
72/100
(Matteo Maioli)
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