Che lo vogliato o no, la settimana appena trascorsa (come poi anche la precedente) è stata caratterizzata da “A Moon Shaped Pool”, il nuovo disco dei Radiohead (a proposito, qui c’è la nostra recensione). Se siete ancora invischiati nel vortice orchestrale di Yorke, Greenwood e soci e volete uscirne, ecco qui sotto cinque modi per provare a farcela.
Ogni volta che storcete il naso a pensare al concetto di “supergruppo” pensate ai Minor Victories: a quanto pare Rachel Goswell degli Slowdive, Justin Lockey degli Editors, Stuart Braithwaite dei Mogwai, e James Lockey degli Hand Held Cine Club hanno in serbo un gran bell’album. Dopo “A Hundred Ropes“, “Folk Arp” e “Scattered Ashes” ora è il turno di “Breaking My Light”. Livello molto alto.
Gli Air arabeggianti come ve li immaginate? Il due francesi hanno infatti da poco pubblicato una traccia che sarà contenuta in “twentyears“, il loro primo best of: si chiama “Indian Summer” e ha fortissime influenze orientali.
Ci aveva convinto al primo singolo “Sometimes”, Oscar. Oggi esce il suo debutto discografico “Cut & Paste”, un titolo che racconta molto del suo stile postmoderno di interpretare il pop: nel suo vocione si sentono gli echi di Jarvis Cocker e Stephin Merritt, e nel suo sound tutto la migliore tradizione indie e jangle-pop. Qui sotto l’ultimo video “Good Things”. Well done, Oscar.
Il tanto atteso nuovo disco di James Blake è finalmente uscito, e forse è un po’ più difficile da digerire rispetto a quello che ci aspettavamo. Uno dei punti migliori di tutto “The Colour In Anything” è sicuramente questo pezzo, nato dalla collaborazione del talentuoso inglese con Bon Iver. Anche il video merita.
È da poco uscito il suo ultimo album su Dead Oceans e se l’avete amata in passato, le vorrete ancora più bene. Julianna Barwick continua il suo percorso peculiarissimo con stile ed eleganza, e anche l’ultimo video lo conferma. Magnetico.
Sono tornate le capre psichedeliche svedesi, con un pezzo solare e più vicino al pop rispetto a tutti quelli che l’hanno preceduto. Sostanzialmente, proprio quello che ci voleva.
Si sarebbe meritata il posto nella nostra cover artist di maggio, se non fosse uscito a sorpresa il nuovo album dei Radiohead – e ubi marior… In ogni caso vi consigliamo di non perdervi questo disco. Si chiama “Oh No” e Piero Merola l’ha riassunto così: “il futuro del pop elettronico”.
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