The Internet, Covo Club, Bologna, 23 marzo 2016

di Piero Merola il 24/03/2016@pieromerola

Non può che essere sempre un buon segnale quando una band contemporanea diversa dal solito conquista un sold out infrasettimanale. The Internet non è esattamente quel gruppo della tradizione indie rock americana o britannica che ha marchiato a fuoco la storia ormai più che trentennale del club bolognese. Eppure la serata è esplosiva come se fosse un normale sabato. Tra i più credibili alfieri dell’R&B contemporaneo, dopo il successo del Biko di Milano, offrono alla caldissima, e quanto mai eterogenea, platea del Covo, il meglio di cinque anni e tre LP di carriera. Si presentano sul palco un po’ storditi e “alti”, ma si scaldano subito con un mood da jam session d’altri tempi e un’alternanza di sassate neo-soul e carezze R&B d’alta scuola. Syd Tha Kid non ha nemmeno 25 anni, ma dai tempi degli Odd Future è un’icona black sempre più adulta e consapevole.
L’altro Odd Future e fondatore del progetto, Matt Martians, guida l’eccentrico quintetto con la maestria di una di quelle band che suonano in un angolo di un fumoso night club per soli afro-americani. Dall’ipnotica “Gabby” all’ammaliante “For The World” si respira aria di Erykah Badu e Fugees. Lei non eccede mai nei classici cliché da coinvolgimento forzato del pubblico nei concerti hip hop e prevale un’atmosfera molto sinuosa e per certi aspetti intima, nonostante la carica a dir poco irrequieta dei presenti. “Girl”, “Live It Up” e soprattutto “Special Affair” suonano già come dei classici. “Ego Death”, uscito lo scorso anno per Sony/Columbia ha messo in lustro la vena di uno dei progetti più intriganti della West Coast.
Il pubblico “indipendente” ha bisogno di novità, The Internet ha soddisfatto finalmente questo bisogno irrefrenabile con un live fresco che sa davvero di 2016. Che sia da lezione per tutti.