“Poi a Reggio Emilia mi leccasti la fronte con un olio di milza sorto da indiana fonte”: fa un po’ specie che questa linea di testo bellissima (come tutto il resto della lirica) sia opera di un ragazzo francese. Che abbiamo già conosciuto qui su Kalporz: l’avevamo definito “il francese che voleva essere italiano” (leggi articolo), e non possiamo che confermare.
Da quel video girato con fascino nella cappella di Nancy ora Russo Amorale arriva a pubblicare il primo ep, omonimo, uscito su New Model Label il 20 febbraio 2016. Era ora ed è giusto. Perché questo artista che guarda alla nostra lingua con lo stupore e la curiosità di un bimbo e la padronanza di un letterato è un tesoro da preservare. Il suo italiano è aulico e allo stesso tempo vivo, retrò e contemporaneamente postmoderno, passatista ma in senso evoluzionista.
Russo Amorale è dunque un tesoro da far scoprire. Perché, parafrasandolo, emergere è un’esigenza.
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(Paolo Bardelli)
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