roBOt Festival: ecco altri nomi

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roBOt Festival non si ferma più: dopo le prime due “ondate” di annunci, ecco che ne arriva una terza, e magari non sarà nemmeno l’ultima.
Dieci nuovi artisti, che si alterneranno tra anteprime ed esclusive nazionali, live, dj-set e anche un progetto a/v, il primo della sezione dedicata alle arti visive.

Ma ecco i nomi in questione: Blanck Mass,  Bora: Yuri Ancarani – Samuel Kerridge, Daphni CA b2b Floating Points, Flako, Godblesscomputers, Helena Hauff, Lena Willikens, Nozinja aka Shangan Electro, Philipp Gorbachev , The Bug.

Qualche dritta?
Daphni (il side-prokect di Caribou) con Floating Points, il primo live italiano del russo Philipp Gorbachev, o il progetto curatoriale della sezione A/V, che unisce in anteprima italiana il talento visuale del ravennate Yuri Ancarani e le architetture sonore apocalittiche dell’inglese Samuel Kerridge in quel piccolo gioiello che il film “Bora”.
E poi anche qualche sfumatura hip hop: Godblesscomputers, almeno per le origini, che presentierà il suo ultimo album “Plush And Safe”; oppure Flako, dal Cile, con un stile ibrido che arriva anche all’uso di synth vintage.
Arriva dal Sudafrica invece Nozinja aka Shangaan Electro, e porterà il suo album di debutto per la Warp Record.
Ultimo ma non ultimo: l’inglese Blanck Mass, la faccia nascosta dei Fuck Buttons, che presenta un live che è rinascita degli stilemi techno, industrial e noise.

 

L’appuntamento è dal 7 al 10 ottobre al Palazzo Re Enzo e Bologna Fiere.
Il resto dei nomi e delle informazioni su www.robotfestival.it