La Top 7 della settimana (#23/2015)

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La risposta emiliano-romagnola ai grandi festival europei, il tormentone dell’estate 2015, i consigli per gli acquisti di St. Vincent e i nuovi video di Bjork e Blur. Sarà stato il ponte ma questa settimana vi raccontiamo solo cose belle.

1. Viva i piccoli festival #1 (Handmade)

L’Italia è forse l’unico paese europeo a non avere un grande festival musicale. Sarebbe un problema se non avessimo un sacco di piccoli festival, spesso con un ottimo programma e, la cosa non guasta, ad ingresso gratuito. Uno di questi, l’Handmade, si è tenuto il 2 giugno a Tagliata di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Come nelle discoteche quando eravamo piccoli, si gira in tondo. Ci si muove tra i tre palchi e i banchetti mentre al centro ci si siede per mangiare in un’atmosfera a metà tra il Primavera Sound e la Festa dell’Unità. Tra gli artisti che si sono esibiti, DIIV, Jennifer Gentle, Colleen Green, In Zaire, Surf City, Acid Baby Jesus.

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2. Viva i piccoli festival #2 (Red Noise)

Il Catomes Tot, dove il 6 e 7 giugno si tiene la seconda edizione del Red Noise, è uno storico centro sociale per anziani di Reggio Emilia. Qualche anno fa è stato ristrutturato e alle partite a carte e al gnocco fritto si sono affiancati corsi, mostre fotografiche, incontri, presentazione di libri e concerti. Da settembre a maggio, al Catomes Tot, Red Noise è l’appuntamento fisso del mercoledì sera con la nuova scena emiliana. L’idea è venuta al parigino-reggiano Olivier Manchion (Ulan Bator, Permanent Fatal Error, Faust) che organizza anche questa due giorni. Manchion ha imparato presto anche il dialetto locale e ha dato vita al collettivo Arzân, un super-gruppo a chilometro zero che fa parte, insieme a Julie’s Haircut, Toxic Love, Egle Sommacal e altri, della line up di questa seconda edizione del festival.

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3. Viva i piccoli festival #3 (Beaches Brew)

Il problema non è non averne di grandi ma chiamare “festival” anche certe rassegne di tre concerti a un mese di distanza l’uno dall’altro. Problema che non riguarda il festival Beaches Brew, il più internazionale come line up e pubblico, che si è tenuto tra il centro di Marina di Ravenna e la spiaggia dell’Hana-Bi dall’1 al 5 giugno. Sui tre palchi – l’Harbour Stage, in centro, il Roof stage, sotto la tettoia, e il Beach stage, il più grande, a due passi dal mare – si sono alternati tra gli altri Mikal Cronin, Viet Cong, Ought, Strand of Oaks, Moon Duo, Shabazz Palaces, Ex Hex, Mdou Moctar. Piccolo festival a chi? Replicherebbero probabilmente gli organizzatori.

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4. Bugo

“Cosa ne pensi Sergio” era già un gran bel pezzo. Ora si scopre che Sergio è un cane e a Bugo vogliamo, se possibile, ancora più bene. Smettete di cercare il tormentone dell’estate, l’abbiamo trovato.


5. St. Vincent sta bene

Nonostante la caduta mentre cercava di arrampicarsi su una cassa (video) durante un concerto a Knoxville nel Tennessee, Annie Clark è in gran forma.


6. Bjork a 360°

Non per dire. In questo video per il brano “Stonemilker”, contenuto in “Vulnicura”, e girato in Islanda per la regia di Andrew Huang, se si muove il mouse ci si sposta a 360 gradi. Un po’ come in Street View, solo che siamo in riva al mare e c’è Bjork che canta.


7. Il nuovo video dei Blur

La palla gialla, già presente nel video di “Go Out“, è la protagonista di un videogioco stile platform game anni ’80 in cui deve vedersela con Mr. Cream, Mr. Brown, Mr. Red e Mr. Black per salvare la sua amata palla rosa.

6 giugno 2015