Unica data italiana per gli A Place To Bury Strangers con il trio di Brooklyn che offre il solito spietato assedio multisensoriale: la chitarra fragorosa di Oliver Ackermann, tantissimo fumo, strobo e volumi ogni volta più estremi. Sul finale di concerto, lo show si è spostato sul fondo della sala con un set noise elettronico improvvisato dai tre APTBS.
A seguire il live set di una delle promesse più interessanti della Ninja Tune: il giovane producer Romare con la sua house tra deep, sonorità africane, soul, ha presentato il suo esordio “Projections”.
Foto di Chiara Viola Donati (Instagram: @chiaraviolenta)