ENRICO GARDINI, “Behind The Yellow Line” (Autoprodotto, 2014)

enrico-gardini-musica-streaming-behind-the-yellow-lineEnrico Gardini, riminese classe ’84, è fenomeno della chitarra e canta da una vita. Intrippato della tradizione americana di Cash, Waits, Springsteen & Young mediata con i più “recenti” Mark Lanegan e Howe Gelb, arriva a “Behind The Yellow Line”, sua seconda fatica solista, dopo varie esperienze in formazioni romagnole tra le quali rimarcherei quella con i Lemon Scented Project.

Per il disco in questione si è servito di Elio De Paoli al basso (Pilots, Tenuta) e Andrea Muccioli alla batteria, nonchè titolare degli Stop Records Studio di Rimini dove è stato prodotto il tutto. Meno loner rispetto al primo “No Keys In The Monkeys Room”, il Nostro ha comunque ampliato il suo raggio d’azione musicale proprio grazie alle tante collaborazioni. Le influenze certo sono preponderanti: “Easier” potrebbe uscire da un “The Ghost Of Tom Joad”; “At Your Backdoor” mi ha ricordato un lavoro come le “Le Noise” a firma Neil Young e l’iniziale “Hold You” non esisterebbe senza aver mai presenziato ai concerti di Hugo Race, o appunto Howe Gelb.

Ma questo è solo un punto di partenza, lo stile di Enrico Gardini è assolutamente personale e difficilmente classificabile (e addomesticabile). Di chi tiene a tracolla la chitarra e la tratta come una figlia, cantando come se non ci fosse un domani. Prendiamo due esempi, iniziando da “Dream Of” che chiude “Behind The Yellow Line”. Il brano è intarsiato di chitarre splendide e melodie agrodolci tipiche dei primi Radiohead, voce appena sussurrata, esplosione con un asolo liberatorio. “To The Shore” va oltre, è il capolavoro fuori dagli schemi: pensate di salire una scala, magari una a chiocciola che non si vede oltre le curve e dove ti aspetta il fantasma di Jim Morrison accompagnato da un suono acido ed in overdrive, appartenuto ad un Peter Green o un Jerry Garcia.

Tracce evocative, una versione sporca e personale di folk e blues che lascia il segno. Un lavoro che se fosse uscito dall’altra parte del mondo sarebbe materia prima di recensioni e ascolti, a riempire gli scaffali dei negozi tra Texas e California. Contattatelo e ditegli che è bravo, forza.

72/100

(Matteo Maioli)

18 Maggio 2014