Three Second Kiss (+ Blunoa), Calamita di Cavriago (RE) (25 ottobre 2003)

Non è un concerto facile, quello di questa sera, ma non tutti, nel locale, sembrano rendersene conto: per la terza data di “Live in Kalporz!” salgono sul palco i Three Second Kiss, alla prima data italiana dopo un tour negli Stati Uniti.

Tocca però ai parmigiani Blunoa ad aprire la serata: il quartetto (un valido album all’attivo, l’autoprodotto “L’importanza di essere imperfetti” dello scorso anno) sente senz’altro la tensione di dover fare da gruppo spalla a una delle migliori live band in circolazione, e decide di fare la cosa peggiore: mascherare la tensione con risapute pose da rockstar. Non è un bel vedere, né un bel sentire. Peccato, perché il loro debutto continua a sembrare interessante, ma quello offerto questa sera è uno spettacolo non all’altezza.

Ben altra musica, e ben altro spessore, nel concerto dei Three Second Kiss: un suono che non concede tregua, potente, destrutturato e ricomposto come per magia (o meglio, per un incredibile talento strumentale) come in un sonico gioco ad incastri.
La musica del trio sa essere tanto cerebrale quanto fisica, di impatto violento e di grande capacità immaginifica, e certo serve grande sintonia per lasciarsi coinvolgere da un suono che sa di corse su buie strade perdute, di bellezze rovinate ed ubriache: alcuni tra il pubblico non sanno come reagire, e certo non si sono trovati davanti a un concerto accomodante; per quanto mi riguarda (e anche per la maggior parte dei presenti) è stato un concerto assolutamente magico, travolgente.

Completamente rapito e intrappolato in una ragnatela di violenti spasmi sonori, di frammenti che appaiono e scompaiono per poi tornare ed incastrarsi per incanto gli uni negli altri: un basso che è la vera struttura portante delle canzoni; una tra le batterie più varie e protagoniste che mi sia mai capitato di sentire; una chitarra in grado di stridere e di cercare subito dopo un vago accenno melodico; una voce che è vero strumento tra gli strumenti.

Insomma, ho visto uno dei migliori concerti dell’anno, se non il migliore in assoluto. Totalmente conquistato dai Three Second Kiss.