Intervista ai (International) Noise Conspiracy

“Soul full of punk-rock”. E’ pura poesia quella che Dennis Lyxzén, leader carismatico degli (International) Noise Conspiracy, ha coniato di recente per definire la sua band.
Poesia vibrante, come vibrante è il suono della “Cospirazione del Rumore”, vibrante com’è quella “anima piena di punk-rock” che rende speciale la musica del quintetto svedese

The – in this case the symbolic use of grammars as to show the world that this is something more than just your regular lame rock act. (International) – as in international not in location but as in the universal idea of resistance and struggle, international is so that the thoughts and ideas behind the group are not new or regional but everywhere and with everyone.

Voi siete stati accostati, per l’impatto sonoro e la militanza politica, ai Rage Against The Machine di Tom Morello. Un accostamento fuori luogo?
“Sentirmi accomunato a quella band – ha spiegato Lyxzén – mi lusinga e gratifica il mio lavoro con la band. Comunque non suoniamo di certo come i “Rage”, anche se abbiamo un approccio simile alla musica”.

Vederti dal vivo è ogni volta emozionante. Tu balli, canti, ti muove ovunque, tenti di scalare ogni piano inclinato. In certi momenti sembra quasi di assistere ad un’esibizione ginnica piuttosto che ad un concerto rock.
Sorride: “Non faccio nessun allenamento specifico per sostenere il live. Non faccio esercizi o palestra. Il mio unico modo per tenermi in forma è esibirmi dal vivo: è lì che prendo tutta l’energia di cui ho bisogno”.

Noise – in this case the idea of the subversive sounds that could, in difference with the regular pop group, serve as an attack against music’s function as the spectacle, the only way we can even begin to play the revolutionary game. Conspiracy – a secret society, an underground, a group of urban terrorists aiming to question and attack every instance of our culture. Culture? UGH! The ideal commodity – the one which helps to sell others. No wonder that they want us all to go for it.

Puoi spiegarci il rapporto fra te e la politica?
“Mi piace la politica. Spesso non lo è, ma vorrei che fosse animata da gente impegnata a cambiare le cose, impegnata a portare benefici a chiunque”.

Che idea hai della società attuale?
“Un’idea semplice: sta andando tutto a rotoli. Sta andando tutto a puttane…”.

Dove traete l’ispirazione per la vostra musica?
“Senza dubbio dal punk-rock degli Anni Settanta: è quella la musica che attualmente ascoltiamo”.

Voi siete la conferma che il rock genuino può essere fatto anche distante dalla patria originale: l’America.
“Credo che il rock sia un’attitudine, e come tale non serve un posto per svilupparla bensì delle persone che abbiano le capacità giuste per farlo. Mi lusinga quando la nostra musica riscuote consensi e quando il nostro rock è apprezzato, ma ci sono tante band in Svezia che sanno proporre un suono altrettanto eccellente”.