Guarda in anteprima il video di MasCara

MasCara sono una band nata in provincia di Varese. Partiti con un primo ep chiamato “L’amore e la filosofia” approdano nel 2012 al loro vero e proprio battesimo discografico, prodotto da Matteo Cantaluppi “Tutti Usciamo di Casa”( Eclectic/Universal). Un disco dalle grandi aperture pop e orchestrali che mette subito la band sotto i riflettori. Quasi in antitesi a questo approccio, due anni dopo il debutto sulla lunga distanza, nasce “Lupi“. Un disco scuro e nervoso, figlio della rabbia e della volontà di mostrare un lato più dinamico. Alla regia ancora Cantaluppi ma questa volta al mix troviamo Tommaso Colliva, che dona al suono finale un ulteriore senso di alienazione di cui la band si fa portavoce. Quattro anni più tardi ecco i MasCara nello studio di registrazione del cantante Lucantonio e dal chitarrista Claudio Piperissa, “Il Faro” alle preso con il nuovo lavoro. La scrittura questa volta poggia su errori digitali e campionamenti, sul rompere e ricostruire. Imbastardire ciò che era puro. Rendere emotivo ciò che appare alieno. Il 14 novembre è uscito il video di “Carne & Pixel”, disponibile sulle diverse piattaforme streaming a partire dal 26 novembre, ambientato in un probabile futuro in cui la protagonista tenta per mezzo di un sistema chiamato Golden Record di riportare in vita il suo amato.

Sul finale di “Carne & Pixel” il sistema Golden Record è andato in crash, negando ogni tipo di risposta e lasciando per questo motivo alcune questioni in sospeso. Che fine hanno fatto i protagonisti? Eliza è riuscita far sì che il suo compagno si risvegliasse dal coma? Forse non tutto è andato perduto, “Gospel Per Pionieri” apre un nuovo spiraglio in grado di riaccendere una speranza in Eliza: cosa potrebbe succedere recuperando tutto il necessario dal telefono tramite backup?

“Il video di Gospel è estremamente legato a “Carne & Pixel” non solo perché dona una riposta alla chiusura del video. Quell’errore che conclude il videoclip è a tutti gli effetti una negazione al finale stesso del racconto. Eliza ha recuperato il suo compagno? Quindi la tecnologia le ha permesso di sovvertire il coma? Non era una chiusura estetica ma un invito. Infatti intercorre un tempo molto lungo di dieci secondi che permette di notare l’intero cartello, in cui abbiamo voluto mettere una password.
Volevamo creare fin da subito una rottura con il modo di guardare le cose e di renderle interattive. Per questo abbiamo aperto anche l’account Ig del Golden Record. Doveva in qualche modo interagire con le persone che avrebbero guardato il video. Mostrare un pezzo di storia che altrimenti non ci sarebbe stato. Questo ha permesso di raccontare con dei video e delle foto, il tipo di legame affettivo fra i protagonisti. E così è stato. Per due mesi post e video si sono susseguiti in account normalissimo che però nella nostra visione emergevano dal cellulare di Eliza. È venuto naturale quindi collegate il tutto e concludere con Gospel che porta alla luce proprio il telefono da cui tutto è partito in questi mesi. La scatola nera dei momenti di ciascuno in cui ognuno riversa un po’ tutta la sua quotidianità ma anche buona parte degli aspetti più intimi. Gospel per pionieri racconta che tutto è lì, i nostri ricordi sono incastrati in quei dispositivi che come noi vengono fatti a pezzi”.