Mick Trouble: l’artista mai esistito


Ci sono storie che rompono la noia quotidiana : è il caso della pubblicazione, da parte dell’americana Emotional Response, dell’EP di Mick Trouble a fine settembre 2017.
Si potrebbe parlare di “grande truffa del rock’n’roll” : creare qualcosa dal nulla e spacciarlo per qualcosa di vero e autentico.
Mick Trouble è un po’ come Babbo Natale : non esiste.
È divertente leggere la presentazione/promo della Rough Trade, distributrice del disco :
“[…]Michael Tooney-Head, nato a Muswell, Londra nell’ Agosto 1963 – altrimenti conosciuto come il perduto post-punk troubadour Mick Trouble. È facile dimenticare che per un breve periodo nel 1981, Mick Trouble era sul punto di diventare la band che salva la Gran Bretagna – “ The Band That Saves Britain” . Ma per Trouble era proprio così – pronto a fare il salto, da stimato “bardo” nei circoli di tendenza e consacrati che comprendevano gente come i pionieri post punk Swell Maps e Television Personalities a superstar che avrebbe dato filo da torcere a Declan McManus*. Ma una settimana prima che Trouble e la sua band facessero la settima presenza – in soli due anni – al programma di John Peel, qualcosa è successo, Trouble è scomparso. E così, apparentemente, anche la sua musica – fino ad adesso. La Emotional Response è fiera di presentare l’EP di Trouble del 1980 a lungo auspicato – It’s the Mick Trouble EP, tagliato direttamente dalla bobina madre, scoperta all’inizio di quest’anno sotto un barattolo di biscotti, insieme a jam mai sentite – anno sconosciuto – con The Glitter Band, Lemmy Kilmister, e Damo Suzuki.”
Non c’è che dire, una storia che strappa diversi sorrisi ma falsa – anche se (è) estremamente spassosa.
Mick Trouble è, però, un’invenzione, una trovata, uno scherzo – geniale – in musica : nasce, come idea, nel 2015 , quando Jed Smith per il progetto “The Best Albums That Never Existed: Dive into the lost history of the greatest records that never were” del sito Wondering Sound crea artisti fittizi prendendo in prestito foto da Facebook, scrivendo biografie immaginarie e registrando canzoni.

Tra i brani scritti e suonati da Smith c’è anche “Shut Your Bleeding Gob You Git” – canzone che fa molto Television Personalities – di Mick Trouble, un fantomatico cantante di Muswell (Londra), la cui leggenda/storia fizionale è poi alimentata dal giornalista inglese Everett True, che gli dedica un articolo su Collapse Board, scrivendo cose simili : “C’è un album perduto da qualche parte – intitolato, con aria di disapprovazione, “Not ‘Alf Bad, That”, contenente il classico “A Bit Strong, Innit?”, una demo iniziale inviata ad Alan McGee nel 1982 per un possibile concerto nel suo club The Living Room. McGee, a quanto si dice, l’ha rifiutato, affermando che lo sentiva “troppo punk-y” “

Adesso, a distanza di due anni, esce un intero EP a nome Mick Trouble, contenente quattro brani : la già citata e conosciuta “Shut Your Bleeding Gob You Git”, “Second Offense”, “Miss Margaret” e “Boogiemon Stories”.
Tutti opera di Jed Smith, ovviamente.
Un viaggio nel tempo, un ritorno ai primissimi anni ottanta inglesi, al pop chitarristico intelligente, ironico di Television Personalities (in particolar modo), Cleaners from Venus e tanti altri.
Viene quindi spontaneo come Jed Smith sia riuscito a recuperare, catturare atmosfere, suoni di qualcosa – come la musica di Dan Treacy – che ha un ben precisa connotazione temporale. Noisey gliel’ha chiesto. La risposta è stata : “Mi sono registrato nella mia sala prove. Ho suonato tutti gli strumenti sul disco, così ho cominciato con la batteria e ho cominciato a costruire da quel livello. Non c’è nessuna attrezzatura vintage e nessuna strumentazione esterna a parte i microfoni preamplificatori e un mixer Ramsa, così è stato fatto principalmente con Logic*. Sostanzialmente quello di assorbire ogni microscopico dettaglio delle mie registrazioni preferite l’ho reso il mio lavoro personale, da quando ho quattordici anni, così suppongo sia solo questione di “anni di pratica” “.
“It’s The Mick Trouble EP” – a parte gli scherzi – potrebbe suonare davvero come il disco che i Television Personalities non hanno mai pubblicato.

“Second Offence”, primo brano dell’EP

*Declan McManus – è il vero nome di Elvis Costello.
*Logic – Logic Pro, programma specializzato nel montaggio di audio digitale.

(Monica Mazzoli)