Elettronica, avanguardia, arte digitale: a Modena risorge il Node

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La bella notizia era già ufficiale da qualche tempo, quando su Facebook era comparso l’evento ufficiale. Da poche ore però si conoscono anche i primi nomi della nuova edizione di Node, il festival dedicato alle arti elettroniche e digitali che per quasi un decennio ha portato idee, qualità e visioni sul futuro dell’arte a Modena. Si tratta di un atteso ritorno, dopo la cancellazione della scorsa edizione, che aveva suscitato parecchie polemiche.

La line-up promette come al solito di respiro internazionale, in grado di offrire un’ampio sguardo sulle discipline multimediali, sulle avanguardie sonore e sulle arti visive. Il programma completo sarà svelato il 3 ottobre, ma intanto di seguito trovate la prima carrellata di date e nomi presenti.

Innanzitutto Zimoun, svizzero, esploratore libero e autodidatta, che si muove tra installation art e architetture sonore. La sua mostra di composizioni gi oggetti industriali e d’uso comune sarà inaugurata il 22 ottobre alla Palazzina dei Giardini, e resterà allestita fino al 5 marzo 2017.

Ma Node non può non fare a meno della musica: mentre la serata di apertura, in programma il 10 novembre, è ancora top-secret, si conoscono già i nomi protagonisti della sera successiva: Huerco S., Rashad Becker e Elis Keszler. Huerco S., acclamato dalla critica per la sua concezione di techno destrutturata, presenterà il suo ultimo album “For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have)”; Rashad Becker e Eli Keszler invece presenteranno il loro progetto collaborativo, che spazia dalle influenze elettroacustiche del primo ai viruosismi free jazz del secondo.

La chiusura del festival, il 12 novembre, sarà dedicata all’arte audiovisiva. Paul Jebanasam, musicista inglese di origini singalesi, sarà accompagnato dai live visual di Tark Barri, artista visivo che vanta anche una collaborazione con Thom Yorke e i suoi Atoms for Peace.