AMOR DE DIAS, “Street Of The Love Of Days” (Merge, 2011)

I seguaci del verbo clienteliano (un’accolita di scelti degustatori sonori che non immaginiamo invero troppo ampia) non possono assolutamente lasciarsi scappare questo piccolo gioiellino folk-pop in sedicesimo che ha nome Amor De Dias. Il buon Alasdair MacLean ha infatti scelto di unire le proprie forze con la charmante Lupe-Nunez Fernandez (del duo iberico Pipas) per dare corpo ad un piccolo incanto culinario, costato ben tre anni di pazienti limature (che hanno visto coinvolti altri nomi luminosi del pop parallelo: Gary Olson dei Ladybug Transistor, Damon & Naomi, il grandissimo Louise Philippe).

Il risultato di un lavoro così certosino è un delicatissimo intreccio di suggestioni e immagini sonore che spaziano a tutto campo. Se alla carezza twee dell’eponima “Street Of Love Of The Days” si resiste con molta fatica, è invece un vero piacere abbandonarsi alle palme ondeggianti di “Late Mornings”, segnata da intarsi tropicali di rara squisitezza. Ma l’economia del disco sa vivere anche di magiche sospensioni alonate di psichedelia come “Stone” (in odore di certi Yo La Tengo) o di tiepidi acquerelli in punta di pennello che sanno catturare la luce perfetta di un’estate languida ormai al crepuscolo (si ascolti ad esempio “I See Your Face”, “Wandering” e “Harvest Time”).

MacLean si conferma dunque gourmet di razza scelta, capace come pochissimi altri songwriter d’oggidì di apparecchiare una vetrina sempre profumata (e risplendente) di ghiottonerie e manicaretti per palati più che esigenti. Mai lezioso e sempre pronto a stupire con pochissimo, il nostro ha attrezzato, anche con questo Amor De Dias, una piccola bottega dei sapori nella quale ritrovare un attimo di calma voluttuosa non è più impresa così impossibile.

75/100

(Francesco Giordani)

19 settembre 2011

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