Paolo Bardelli Awards 2022

Top-20 Albums 2022

1. BEACH HOUSE, “Once Twice Melody”

Non mi sono mai piaciuti veramente i Beach House, li ho sempre trovati una band con un bel sound ma che pescava un po’ qua e un po’ là, un po’ di languida new wave rallentata, un un po’ di indiepop indifeso e giù tanta malinconia che mi è sempre parsa mai veramente sentita, come se fosse più pennellata che vissuta. Certo, come non apprezzare “Bloom” (2012), ma il resto no, ho sempre percepito nel duo di Baltimora qualcosa che mi ha repulso perché non ne ho scorto la verità. Questa volta no, è tutto cambiato. Non date retta a chi dice che è il “solito” album dei Beach House, perché con “Once Twice Melody” i Beach House fanno un upgrade elevatissimo verso l’estasi: musica che è essa stessa sostanza stupefacente, per scomparire, per elevarsi, per rimanere a bocca aperta davanti a un’opera d’arte. Per me sono un altro gruppo.

2. WET LEG, “Wet Leg”

Ogni anno ci sono le “next big thing” che poi non mantengono le promesse, e poi ce n’è una (o poco più) che invece conserva la sua freschezza anche dopo l’euforia iniziale. Ecco, l’esordio delle Wet Leg fa parte di quest’ultima categoria.

3. WEYES BLOOD, “And in the Darkness, Hearts Aglow”

La Divina è arrivata sul termine dell’anno, ma si è imposta negli ascolti come una vera fuoriclasse: pur continuando nel solco del precedente “Titanic Rising” (2019), la qualità dei pezzi di “And in the Darkness, Hearts Aglow” rendono distinguibile e memorabile anche il suo ultimo album.

4. NICOLÀS Y LOS FUMADORES, “In Dios y la mata de lulo”

La cosa più bella di avere dei corrispondenti dall’estero è che possono farti scoprire musica che non avresti mai potuto ascoltare: l’anno scorso gli amici brasiliani di Scream & Yell mi avevano permesso di godere di Luno (“Homo Pacificus”), quest’anno è stato merito di Shock.co se mi sono innamorato di questi quattro colombiani che suonano un indie “da matrimoni e funerali” con la forza vocale di Santiago García che ha la modulazione di Jeff Buckley e la timbrica di Francesco Renga. Una valanga di silenzi riempiti da feedback di chitarre emozionali, arpeggi tremolanti, un’intenzione da crooner di provincia, i Nicolás y los Fumadores sono una vera chicca.

5. HONEYGLAZE, “Honeglaze”

La gioventù che vuole solo vivere con intensità.

6. RÖYKSOPP, “Profound Mysteries III”

Dovevano sciogliersi, e sono ancora qui che pubblicano 3 album in un anno: il terzo, questo “Profound Mysteries III”, sa di quell’elettronica “old” fatta con calore e con un songwriting che passa dal pop alle atmosfere scure con una naturalezza splendida.

7. THE SMILE, “A Light For Attracting Attention”

Il primo singolo “You Will Never Work in Television Again” mi aveva inizialmente esaltato perché pareva sottointendere una svolta chitarristica che legittimava un ennesimo progetto parallelo ai Radiohead di Thom Yorke, e invece l’ascolto dell’intero album mi aveva fatto incazzare perché mi ero accorto gli Smile pescavano dallo stesso immaginario della band-padre e, in sostanza, “rubavano” del tempo ai Radiohead. Ma, alla lunga, la qualità dell’album è emersa al di sopra di questi ragionamenti che sono solo fatti a tavolino: la musica vince sempre.

8. KURT VILE, “(watch my moves)”

Forse avrebbe dovuto solo togliere qualche minuto a un album che ha l’unico difetto di essere un po’ troppo lungo, ma per il resto “(watch my moves)” riporta finalmente il “papà-indie” ai fasti di “Wakin On A Pretty Daze” (2012)

9. CATE LE BON, “Pompeii”

Una perfezione formale adatta per i tempi asettici odierni, perché la giusta colonna sonora di un’era dominata dagli algoritmi non può che essere insensibile.

10. LERA LYNN, “Something More Than Love”

Talento, bellezza e grinta non sono acqua.

11. CASS McCOMBS, “Heartmind” | 12. THE ADVISORY CIRCLE, “Full Circle” | 13. GHOST WOMAN, “Ghost Woman” | 14. SUEDE, “Autofiction” | 15. PERERA ELSEWHERE, “Home” | 16. ANGEL OLSEN, “Big Time” | 17. SANTIGOLD, “Spirituals” | 18. PIXIES, “Doggerel” | 19. FONTAINES D.C.,“Skinty Fia” | 20. THE COMET IS COMING, “Hyper-Dimensional Expansion Beam”

Best Album Italia 2022

1. IBISCO, “NOWHERE EMILIA”

2. NADA, “La paura va via da sé se i pensieri brillano”

3. VERDENA, “Volevo magia”

Best Songs 2022

1. SUEDE, “She Still Leads Me On”

Una bellissima dedica ad una madre: intima, profonda, commovente. Perché noi siamo in parte anche i nostri genitori, che ci guidano così.

2. WET LEG, “Angelica”

Voglio cercare di tampinare Angelica al party, Angelica che porta le lasagne e che non ti caga, che fa la sufficiente e ti dice: “No, non mi va di seguirti su Instagram”, “No, non mi va di ascoltare la tua band”. Non ci caverò un ragno dal buco, ma Angelica è davvero la ragazza più cool della festa.

3. GORILLAZ feat. TAME IMPALA, “New Gold”

Sembra di essere tornati al tempo di “Lonerism”, perché “New Gold” è più una canzone di Tame Impala piuttosto che dei Gorillaz, io scambierei: “Tame Impala feat. Gorillaz”. In ogni caso: funziona di brutto.

4. WEYES BLOOD, “The Worst Is Done”

5. NICOLAS Y LOS FUMADORES, “El Sol”

6. BEACH HOUSE, “Over And Over”

7. ROYKSOPP, “Feel It”

8. WEYES BLOOD, “Grapevine”

9. WET LEG, “Ur Mom”

10. KURT VILE, “Like Exploding Stones”

11. PIXIES, “Nomatterday”

12. BEACH HOUSE, “Modern Love Stories”

13. THE SMILE, “Waving A White Flag”

14. FRANCIS OF DELIRIUM, “The Funhouse”

15. KAROL G, “Provenza”

16. LERA LYNN, “Conflict Of Interest”

17. SOCCER MOMMY, “Shotgun”

18. HORSEGIRL, “Anti-glory”

19. SANTIGOLD, “Ain’t Ready”

20. THE ADVISORY CIRCLE, “Full Circle”

21. PERERA ELSEWHERE, “Who I Am”

22. PSYCHEDELIC PORN CRUMPETS, “Bob Holiday”

23. FONTAINES D.C., “In àr gCroithe Go Deo”

24. THE SMILE, “Pana-vision”

25. GHOST WOMAN, “Dead & Gone”

26. LERA LYNN, “What Is This Body?”

27. SANTIGOLD, “Fall First”

28. NADA, “In mezzo al mare”

29. HONEYGLAZE, “Shadows”

30. MELODY’S ECHO CHAMBER, “Looking Backward”

ROYKSOPP, “The Ladder” | THE SMILE, “You Will Never Work In Television”| INTERPOL, “Mr. Credit” | M.I.A., “Beep” | ST. ALDO, “Bell Jarr” | WET LEG, “Wet Dream” | KURT VILE, “Hey Like a Child” | PIXIES, “Who’s More Sorry Now?” | INTERPOL, “Into The Night” | THE SMILE, “A Hairdryer” | GHOST POWER, “Asteroid Witch” | ROYKSOPP, “Like An Old Dog” | THE ADVISORY CIRCLE, “Blueprint” | CLOAKROAM, “Lost Meaning” | THE DIASONICS, “Gurami” | ELVIS COSTELLO & THE IMPOSTERS, “Paint The Rose Blue” | INDIGO SPARKE, “Pressure In My Chest” | LERA LYNN, “In a Moment” | BRUNO MORAIS, “C’oração ” | KURT VILE, “Fo Sho” | MEGADETH, “We’ll Be Back” | LES BIG BYRD, “Eyes Like Dead Stars” | VOMIT HEAD, “Dematerialize” | COLA, “So Excited” | KUTIMAN, “My Everything” | JANE WEAVER, “Oblique Fantasy”| CLOCKTOWER, “Public Memory” | CROWS, “Slowly Separate” | EDDIE VEDDER, “Good And Evil” | LAURA VEIRS, “Eucalyptus” | ROMERO, “Talk About It” | ENVY OF NONE, “Liar” | BAD BUNNY, “Me Porto Bonito” | CAT POWER, “Pa Pa Power” | TANGERINE DREAM, “You’re Always On Time”

Live del 2022

Non ne ho visti molti, ma è stata una gioia pazzesca tornare a frequentare concerti con una certa continuità: devo dire, in maniera un po’ scontata, Cure (a Bologna), ma sono stati gustosi anche Mogwai (Vox di Nonantola) e Dinosaur Jr. (Bologna).

Best Series 2022

Better Call Saul S6

Scherzando una volta ho detto che l’album migliore dell’anno è stata l’ultima stagione di “Better Call Saul”. Era per dire che c’è tanta musica ed è tutto frammentato, ma sulle serie TV quest’anno non c’è stata gara: S6 della serie di Vince Gilligan e Peter Gould è stata la cosa più poetica che mi sia capitato di godere da molto tempo a questa parte. L’ultima puntata è stata rilasciata il 16 agosto quando ero in vacanza, per cui riuscire a guardarla velocemente è stata un’impresa: me la sono gustata alzandomi prima di tutti alle 6 di mattina, sentendo all’alba il bosco che si risvegliava e Jimmy, anzi James McGill, e Kim che finivano il loro percorso inscindibile. Una coppia immortale.

Carrello dei Bolliti 2022

Le Warpaint vincono a mani basse la categoria bardellica “sbeffeggiante” che non può mancare ogni anno, che poi è tutto normale, non facciamo drammi: non si può sempre essere degli eroi, anzi di solito finiscono qui nei “bolliti” quelli che sono stati grandissimi e proprio per quello tradiscono le aspettative. Warpaint, dunque: “Radiate Like This” è un accrocchio di non-idee di una band irriconoscibile. Ma avrei qualche tentazione di mettere nei “Bolliti” anche i King Hannah, solo che non posso perché sono al debutto e non ci si può bollire subito (comunque ho già scritto tutto in sede di recensione).

L’artwork del 2022

La copertina di “Pompeii” di Cate Le Bon è un quadro del suo compagno Tim Presley: “Eravamo chiusi in questa casa a Cardiff, io e Samur eravamo in una stanza a lavorare al disco, Tim era nella stanza accanto a dipingere. Ha dipinto il ritratto di una donna che diceva essere me, ed è stata una delle cose più belle. Era così bello, non perché si supponeva che fossi io, ma per la scelta dei colori… era una sensazione ossessionante. Ci siamo continuamente ispirati a quel quadro mentre facevamo il disco, per cercare di fare un disco che suonasse come quel quadro”, ha detto a Hero Magazine. Brava Cate, ci sei proprio riuscita: questa cover incarna la musica dell’album stesso.

La soddisfazione del 2022

Il nuovo singolo dei Mustek, “Summer of Blood”, dove abbiamo fatto cantare un’intelligenza artificiale.

(Paolo Bardelli)

Collegamenti su Kalporz:

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