[#tbt] Red Lights: quando Jeffrey Lee Pierce era ossessionato dal power pop


Debbie Harry, The Weirdos e Jeffrey Lee Pierce (Presidente del West Coast’s Blondie fan club). Bomp Records (23 aprile 1977). Foto di Jenny Lens.

“I still can picture him: his hands in his back pockets
He wasn’t much for words, but when the wise kids made a racket he’d just have to go downtown
Throw his weight around before starting over

“Say did you hear I’ve got a band?
Some guys I know from L.A
We’ll own the Rio Grande
I’ll pay you back next Friday
You know it sure isn’t big, just some cats I dig
They said they’d do the gig” ”

(Estratto da “Under the Gun (For Jeffrey Lee Pierce)” dei Blondie)

Sembra lontano nel tempo ma c’è stato un periodo in cui Jeffrey Lee Pierce, prima di formare i Gun Club, era appassionato di power pop e presidente del West Coast’s Blondie Fan Club. La In The Red Records pubblicando recentemente le registrazioni dei Red Lights – prima band di Pierce – ha (ri)portato alla luce questo lato, rimasto sconosciuto ai più distratti, del musicista californiano: quello di fan dei Blondie e del power pop. Si potrebbe dire che si sono ricomposti i pezzi di un puzzle: nel 1999 i Blondie hanno dedicato all’amico scomparso “Under the Gun (For Jeffrey Lee Pierce)”, canzone scritta da Chris Stein (produttore tra l’altro di “Miami”, secondo album dei Gun Club, e poi dell’EP “Death Party”*). Oggi, invece, grazie al recupero di materiale d’archivio fatto dalla In The Red possiamo ascoltare un pezzo dei Red Lights come “Debbie by the Christmas Tree”, delizioso omaggio (da fan) di Pierce a Debbie Harry.


Jeffrey Lee Pierce che suona nei The Red Lights al Whisky a Go Go – 14 luglio 1978. Foto di Larry Hardy (In The Red records).

Le sorprese non sono finite, però. Trova documentazione discografica – finalmente – anche “Jungle Book”: fonte di ispirazione per il refrain di “Texas Serenade” degli stessi Gun Club di Pierce e per i power popper losangelini The Last che la reinterpretano nel loro “album perduto” “Look Again” del 1980, rimasto a lungo inedito e pubblicato solo nel 2020. Non c’è, quindi, da stupirsi del rapporto stretto tra Jeffrey Lee Pierce e i Last: Jack Reynolds, batterista in “L.A. Explosion!” (1979), suona con i Red Lights per due o tre concerti; e anche Vitus Mataré, membro fondatore dei Last, fa lo stesso, forse per un solo concerto.
Racconta Mataré in un’intervista a Ryan Leach (qui l’articolo nella sua interezza):
“Ci fu un concerto (18 settembre 1979) al Gazzarri’s e i Last suonarono con la band di Jeffrey, The Cyclones. […] Kjehl Johansen (The Urinals) mi ha dato un pugno sul naso mentre ballavamo durante il set dei Go-Go’s e mi sono ritrovato con il naso sanguinante per tutta la nottata. Ma prima di essere preso a pugni, mi sono seduto con Jeff al soundcheck. Mi ha mostrato gli accordi di “Jungle Book”, una canzone che aveva fatto con i Red Lights. “Jungle Book” è una delle prime canzoni che ho imparato a suonare con la chitarra. Jeffrey mi stava insegnando la canzone e a suonare la chitarra contemporaneamente. È stato molto bello. Stavamo solo ammazzando il tempo. Joe (Nolte) dei Last era lì e suggerì di incorporare “Jungle Book” nel set dei Last.”
Once upon a time in California…è il caso di dire. Gazzarri’s era una discoteca sulla Sunset Strip a West Hollywood.

*a “Death Party” il nostro Stefano Solaro ha dedicato un #tbt
(Monica Mazzoli)