[Coverworld] Il Natale di Billy Idol

È proprio vero: si nasce incendiari e si finisce pompieri. Detto che si adatta benissimo a Billy Idol, passato dal punk dei Generation X alle melodie di Natale. Eh sì, nonostante si sia autorappresentato in copertina con quei due pugni chiusi – o forse proprio per quei due pugni chiusi alla Morandi-maniera (“dai che ce la fai!”) – in “Happy Holidays” il nostro Billy ha definitivamente fatto il passo verso il cantautorato classico alla Sinatra.

Il suo album di canzoni di Natale (oltre a un paio di brani di sua composizione) è stato ripubblicato lo scorso novembre in una versione rimixata con una canzone in più e qualcuna in meno, ma in realtà è del 2006: Billy Idol era da un po’ che si era “tranquillizato” e ora torna solo con una nuova copertina (quella del 2006 era diversa, lui era inevitabilmente più giovane e approcciava un pianoforte).

Fare un album di canzoni di Natale non è nemmeno, in fondo, registrare delle cover, è quasi un genere a sé: in tanti, innumerevoli artisti si sono approcciati alla cosa, e non si sa il perché. Forse avrebbe senso se fosse un obbligo di carriera, tipo per prendere la pensione dall’INPS dei musicisti, così ciascun fan avrebbe l’album di Natale del proprio artista e potrebbe ascoltarsi proprio quello per Natale.

Nello scorso decennio, e in ambito indie, ci avevano provato gli She & Him con “A Very She & Him Christmas” (2011), la cui onda lunga era arrivata fino all’anno successivo, e disco anche ripubblicato quest’anno per il decennale. Dev’essere allora un’operazione commercialmente interessante, perché sul lato artistico si dubita.

Però poi si mette su “Frosty The Snowman” e si immagina Billy che la canta con quei due pugni alla Morandi (“DAI, si può dare di più!”), si passa a una “White Christmas” da pianobar

e si pensa a Billy che fa i biscotti per la nipotina (sì, l’anno scorso è diventato nonno per davvero) e allora tutto torna. Ho deciso: qest’anno, mentre mangerò il cappone (è una frase fatta, in realtà turtlein e caponata, e moooolto altro, come immaginate) metterò su “Happy Holidays”.

Peccato che i Radiohead non abbiano fatto il loro album di Natale.

(Paolo Bardelli)