Costiera, i 7 concerti della vita

Ci sono concerti che cambiano la vita, concerti che restano scolpiti nella memoria e concerti che spingono tre ragazzi a inseguire il sogno musicale. I Costiera, in questo drammatico periodo storico mutilato dall’esperienza dei live e dei festival per come ci piaceva intenderli, hanno deciso di raccontarci i 7 concerti che li hanno spinti a formare una band.
Il 24 settembre è uscito il nuovo singolo “Come sempre” per Futura Dischi e distribuito da Sony Music Italy, nuovo tassello in più verso la maturazione della band di origine campana, che passo dopo passo si avvicina al main del pop non tradizionale, portandosi dietro un impronta ben precisa e mai derivativa, tra sound ricercato e storie personali. Arriva dopo quasi un anno di pausa, in cui la band ha avuto bisogno di raccogliersi intorno alla musica, senza darsi fretta, per capire e raccontare cosa sono stati gli anni in cui hanno condiviso il palco, i dischi e la loro storia personale.

James Blake – Vasto Siren Festival
James Blake è sempre stato l’artista che mette tutti e 3 d’accordo, appena lo iniziammo ad ascoltare ci sembrava venuto da un altro pianeta, un alieno, il suo disco di debutto ci ha aperto un mondo di suoni e nuove idee ed è stato fondamentale nel nostro processo di crescita artistica. L’abbiamo visto a Vasto al Siren Festival nel 2015, c’era una lineup super con Jon Hopkins, Sun Kil Moon, Clark ecc., ma il live di James ci ha letteralmente folgorato.

Radiohead + Caribou – Parco delle Cascine
I Radiohead sono la band con cui siamo cresciuti, ci siamo molto affezionati, ed è stato anche uno dei primi concerti “grandi” che abbiamo visto, quindi eravamo veramente gasati all’idea di vederli suonare. C’è poco da dire, live pazzesco, poi come opening c’era Caribou, un altro che ci piace tanto.

Verdena – Ostia Lido
16 anni, prima volta fuori regione per un concerto, tour di Requiem (nostro disco prefe dei Verdena) su una spiaggia ad Ostia, concerto pazzesco, volumi folli, pogo, lividi, sudore, bagno al mare appena finito il live, un sogno adolescenziale che c’ha messo tanta smania di suonare

Arcade Fire – Rock in Roma
Una delle nostre crush musicali post adolescenza, esce Reflektor e ci innamoriamo, impossibile non andarli a vedere dal vivo. Live con dei bassi devastanti, forse anche troppo, si è ballato, ci siamo divertiti, soldi ben spesi.

Teatro degli Orrori – Napoli
Altra band che ha segnato la nostra adolescenza musicale e il nostro rapporto con i concerti e la musica, i primi due dischi sono pazzeschi e li avremo visti dal vivo un numero indefinito di volte, mettiamo quello di Napoli perché è quello che ricordiamo meglio, ma tutte le volte erano una bomba e ci “facevn a cap a 4 part” (ci aprivano la testa in quattro), eravamo soliti dire questa frase dopo i loro concerti.

Marlene Kuntz – Soho Salerno
La nostra adolescenza è stata molto segnata dalla scena italiana indipendente (meriterebbero una citazione Aferthours, Ministri, Linea 77 e altri) e ci piaceva un casino andare a concerti fisici, dove si poteva pogare e sfogarsi. I Marlene fanno parte di questa wave, quando partiva “Sonica” era il delirio.

Dinosaur Jr. – Neapolis Festival
Semplicemente devastanti, Thurston Moore dei Sonic Youth dopo un loro concerto disse che “erano i volumi più assurdamente alti che io abbia mai ascoltato”. Aveva totalmente ragione, abbiamo ripreso l’udito dopo 3 giorni ma ne è valsa la pena.