Disegno e musica si incontrano nelle atmosfere sognanti di “Quando Tutto Diventò Blu”

Quando Tutto Diventò Blu, Covo Summer Club, Bologna 10 Giugno 2021

“Quando Tutto Diventò Blu”: una storia a fumetti realizzata da Alessandro Baronciani nel 2008, portata in concerto nell’estate del 2020 con Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) e Daniele Rossi (Santo Barbaro) e infine uscita su vinile per La Tempesta e Black Marmalade Records giusto due mesi fa. “Un percorso straordinario e unico nel suo genere, nessuno prima aveva creato un disco da un fumetto” ci ha detto Alessandro, “e il nostro successo è dovuto alla qualità dei musicisti come all’attuale contesto storico, in cui le vicende della protagonista Chiara si inseriscono perfettamente.”

Nel prologo al concerto disegnato del Covo Summer Club Baronciani ci racconta l’immaginario eroico tra generazioni, dal padre che guardava al Far West e a Tex Willer fino allo zio più giovane nel cui immaginario era subentrata la fantascienza; negli anni ottanta era diventato l’Oriente con i manga, perciò non restava che conquistare il profondo, e da qui inizia la storia di Chiara con “Senza Fiato (Nel Profondo Del Mare)”. Il violoncello di Rossi guida la melodia che rifrange le sue onde nella voce vellutata di Her Skin, con l’effettistica di marca post-rock garantita da Nuccini. Poi la descrizione del primo attacco di panico, su un treno di ritorno da Bologna, che si rivela nel passo marziale della batteria elettronica di “She’s Lost Control”, dai Joy Division di “Unknown Pleasures”, con il debutto in serata di Ilariuni. Riproponendo “il mix di cuore e anima” cantato da Ian Curtis.

Segue una tavola che ritrae una cassetta per l’esame Holter e l’aneddoto di Baronciani legato a una vecchia fidanzata che ispirò questo passaggio del libro: il padre chirurgo di lei registrava il battito cardiaco dei pazienti su nastro magnetico, e quando Alessandro ne utilizzò uno vecchio per metterci sopra la musica, restò comunque lo spazio per una traccia del cuore che ascoltarono persi in auto nel buio della campagna. “Il Cuore” è un’immobile ambivalenza tra gli esperimenti di Brian Eno e le atmosfere dei Cocteau Twins, forse il vertice emotivo del disco. Torna Her Skin per esporci le difficoltà di Chiara, alle prese con la cura di ansiolitici…Leggero negli arpeggi, è un’indie-pop quello della giovane modenese più affinato e convincente rispetto alla data in cui la vidi a supporto di Any Other. Il suo “Find A Place To Sleep” è uscito nel 2018 per We Were Never Being Boring.

Questa è la Canzone Della Spiaggia, il momento in cui ti accorgi che la vedi la fine, anche se è un pò più in là. Questa paura ti pervade tutti i giorni ma vedi uno spiraglio lontano, forse all’orizzonte“. Mentre Chiara porta a spasso il cane, Ilariuni si fa strada in un pattern trip-hop verniciato da chiazzi di luce: gli applausi del Covo seguono copiosi. Il Baronciani utilizza solo il colore blu, ma è come un arcobaleno di emozioni per ogni tavola. Appendice alle canzoni del disco un trio di pezzi eseguiti da Vipera, progetto della ventiduenne Caterina Dufì fresco di un ottimo singolo d’esordio (“As With Fire”) che unisce lingua italiana e inglese, Jeff Buckley e Mount Eerie, accompagnata dal chitarrista Niccolò Cruciani di estrazione shoegaze. “Una gradita sorpresa la sua musica“, un talento su cui Baronciani ha voluto puntare dopo le ospitate nel 2020 di Maria Antonietta, Han e Giungla.

Il finale è tutto per “Sospeso” in cui Chiara torna al profondo, ma questa volta (citando il fumetto) “Tutta l’acqua intorno a me mi sostiene. Apro un pò le braccia ed è come se fossi in un cielo. Un cielo blu mare. Blu mare come il cielo verso sera. E sembra di volare“. “Male/Bene” è il brano pop di “Quando Tutto Diventò Blu” interpretato ancora dai toni caldi di Ilariuni, e qui si celebra una serata appassionante che il DjSet dei regaz di Città Fujiko porteranno fino al coprifuoco di mezzanotte.

(Matteo Maioli)