La Top 7 della settimana (#20, 2020)

Può essere poi che un senso della fase 2 sia la stabilizzazione dell’instabilità. Ci si adatta all’idea che sarà lunga e che non ci libereremo di molte nuove abitudini. Si rinuncia all’ipotesi di svolta, di azzeramento, di ripartenza sprint e di economia sanabile. Piuttosto, si formalizza e si stabilizza quel che era nell’aria da molto, tipo questa cosa, piccola ma emblematica, che il Primavera Sound va dritto alla bella stagione del  2021. In fondo, banalmente, meglio assestare qua e là qualche certezza, anche se amara. Intanto, la musica che viene pubblicata, finita (o quasi) l’onda delle produzioni e programmazioni interamente pre-covid, comincia davvero ad essere parzialmente quella scelta, suonata, editata, compilata,  ri-pensata (il grado, da 0 a 100, decidetelo voi) in questi mesi grigi. Quindi (ed è un altro elemento di anomala stabilità) bella o brutta che sia, la musica che arriva ora inizia veramente a esser figlia di questo mondo rovesciato. E questo la rende, perlomeno, interessante.

 

7. La vita, l’amore, i Cut Copy

A parte qualche deriva zuccherina con questo pezzo i Cut Copy stanno “alle regole” del momento. “Love Is All We Share” è un frullato onesto di melodia, rispetto dei tempi, uso degli igienizzanti.

6. Juan MacLean senza l’articolo

Per la prima volta senza l’articolo “The” davanti al moniker scelto da John MacLean e su etichetta Correspondant. “Manthony” è la title track di un EP di quattro tracce. La sua ultima uscita è stata la compilation “The Brighter The Light” dello scorso anno.

5. Luke Jenner da solo è 1

Luke Jenner ha rimesso in piedi i Rapture e intanto sta anche per pubblicare il suo album solista che contiene, appunto, “If There Is A God”. In ambito social è sempre particolarmente aperto al racconto di sé. Lo fa anche in questo periodo e non pare che posi. Ah, il disco che lo vede da solo si chiama “1”.

4. Nick Hakim ci sembra pronto

Esce “Will This Make Me Good”, l’album che fa da seguito al buonissimo “Green Twins” del 2017. Nick Hakim è anche parte degli Onyx Collective e il suo psych soul viaggia nel tempo avanti e indietro. Ogni tanto, nel tragitto, sembra incrociare, tra gli altri, Shuggie Otis. Questa intanto è “Bouncing”.

3. Non di soli Chromatics, anche Desire

Tutti ad aspettare “Dear Tommy” dei Chromatics come fosse la fase 3. E intanto, dall’altro fronte di casa “Italians Do It Better” arriva altro materiale a nome Desire. “Liquid Dreams” è esattamente come dichiara di essere.

2. Situazione di necessità: Charli XCX

Non mi addentro tanto sul tema del disco della quarantena di Charli XCX (“How I’m Feeling Now”) perché già l’abbiamo fatto e lo rifaremo presto. Piuttosto mi limito a rilevare che razza di canzone aggancia-cervello sia “I Finally Understand” se presa per il verso giusto. O per il verso sbagliato, che poi è uguale.

1. Moses Sumney, per intero

Ne stiamo sottolineando il valore e lo spessore crescente nell’ambito del soul moderno. Abbiamo scritto della pubblicazione della prima parte di “Grae”, del video di “Bless Me”/”Before You Go” e ne abbiamo fatto la nostra copertina del mese di maggio. Questo è Grae in versione integrale con tutte le sue venti tracce.

(Marco Bachini)