Virginiana Miller si convertono all’inglese

In un #tbt di qualche tempo fa (“Virginiana, quando tornate?”) invocavamo la band livornese, sapendo che oramai era giunto il tempo della re-entry. Ora che i Virginiana sono davvero tornati ci sentiamo disorientati.

Come non esserlo quando uno dei gruppi che scrive meglio in italiano si propone così:  “Quando iniziammo a comporre le prime canzoni, cantare in italiano per una band era ancora una scommessa. Ma non ci lasciammo spaventare e forse un po’ contribuimmo, con altri, a creare la scena di quello che oggi chiamate ‘indie’. Ora, in questo 2019, abbiamo due notizie da darvi.  Prima quella cattiva: in italiano non abbiamo più voglia di dirvi niente. Quella buona però è che siamo lieti di accogliervi nel nostro nuovo mondo immaginario. Nell’immaginario del nostro mondo nuovo”.

I Virginiana Miller dunque pubblicano “The Unreal McCoy” completamente in inglese, per la prima volta su etichetta e distribuzioneSANTERIA/Audioglobe.

Da oggi venerdi 15 Marzo è disponibile il primo singolo “Lovesong”. Continuiamo ad essere disorientati.

I Virginiana presentano il nuovo album così: THE UNREAL McCOY disegna in nove tracce un ritratto immaginario dell’America pensata da oltreoceano, né più né meno della Malesia immaginata da Salgari senza muoversi da Torino, e non è quindi detto che alla fine questa fake America, sognata dal luogo più remoto della provincia di un impero ormai in dissoluzione, non possa dirci qualcosa di vero sull’originale”.

L’album è stato prodotto nuovamente da Ale Bavo, missato da Ivan A. Rossi e masterizzato da Justin Perkins al Mystery Room Mastering Studio a Milwaukee in Wisconsin.

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