Alla scoperta dei KICK: 7 brani che hanno ispirato “Post- Truth”

“Post-Truth” è il nuovo EP del duo di Brescia formato da Chiara Amalia Bernardini (voce, synth) e Nicola Mora (voce, chitarre, tastiere, synth, drum machine), uscito a settembre su Bello Records. In questo nuovo disco, prodotto dai Kick e Domenico Vigliotti e registrato al Sonic Temple Studio, il duo dalle sue radici trip hop ha esplorato nuovi territori più elettronici e “dreamy”, con la voce che si adagia con sicurezza sulle vellutate produzioni, influenzate più che in passato dal soul e da sonorità R&B molto contemporanee.
Il tema del disco è la “post-verità”, «lo svuotamento progressivo dei concetti di vero e falso, un processo al contempo affascinante e distruttivo: il rischio è quello di trasformarci in un popolo di eroi passivi virtuali, travolti dalla sovrapposizione tra realtà e finzione da noi stessi originata», come spiegano nella presentazione dell’EP. Per conoscere meglio le fonti d’ispirazione del duo bresciano, abbiamo chiesto di segnalarci 7 brani che hanno ispirato la realizzazione di “Post-Truth”.


Shigeto, “Barry White”

Ritmo ossessivo, suoni curatissimi, una melodia vocale “storta” e talvolta al limite dell’intonazione che ti tiene incollato alle cuffie. Adoro Shigeto e il suo mondo sonoro raffinato, minimale ed elegante. – Chiara Amalia

Kendrick Lamar, “YAH.”


Credo che l’unione di rap e psichedelia sia stata l’unione più felice e prolifica da qualche anno a questa parte. “Damn” è stato uno degli album che più ho amato nel 2017, e che più ho ascoltato durante la composizione di “Post-Truh”. Kendrick è un artista versatile e incredibilmente dotato. La sua capacità di stare in equilibrio tra la contemporaneità e l’old school lo rende un artista senza tempo. – C.A.

Minnie Riperton, “Inside My Love”


Un brano sensuale, intenso, e ricco di pathos. L’eros e la sensualità sono aspetti fondamentali della nostra musica. In fondo, se ci si riflette, creare musica (e in generale creare arte) è un atto d’amore, e in quanto tale profondamente erotico. – C.A.

Kevin Shields, “City Girl”

Kevin e i My Bloody Valentine sono da sempre un’ispirazione per me. Adoro il suono delle chitarre in questa canzone; il riverbero e il delay conferiscono al brano un’atmosfera sognante e malinconica che mi piace ricreare nei nostri brani. – Nicola

Jorja Smith, “Blue Lights”


Un beat molto semplice eppure efficace. La linea vocale notturna e suadente mi ha conquistato fin dal primo ascolto. – N.

Salmo, “L’Alba”


Salmo è uno degli artisti rap italiani che ci piacciono di più. Questo brano in particolare ha un’ottima produzione e un suono davvero internazionale. Inoltre, c’è un forte richiamo a “Dall’Alba al Tramonto” e al mondo dei b-movie, che entrambi adoriamo. – N.

Matia Bazar, “Vacanze Romane”


Sono sempre stata ossessionata da questa canzone, fin da piccolissima. La voce di Antonella (una delle migliori voci femminili che il nostro Paese possa vantare) è vellutata come un guanto, e fa apparire i repentini passaggi dalle note gravi a quelle acute un gioco da ragazzi (quando in realtà sono terribilmente difficili) – C.A.
Nicola: Senza contare che in quel periodo i Matia Bazar erano tra il meglio dell’avanguardia italiana, con un suono internazionale e contemporaneo! – N.