I Mr Everett tra umano e digitale per una cyborg-music

E’ facile vedere gli strumentisti Mr Fox e Mr Bear dei Mr Everett come dei Daft Punk italiani. In realtà qui siamo alle prese con quattro soggetti e non due, e poi concettualmente Mr Everett sarebbe un non-personaggio, un’identità collettiva che nasce dall’unione dei tre animali (Mr Owl, Mr Fox e Mr Bear) e di un cyborg, Rupert. 

E’ un po’ cervellotico, e perciò possiamo solo dirlo con le loro parole: “il cantante Mr Owl è la voce umana di Rupert, la sua controfigura in carne e ossa: Se Mr Fox, Mr Bear e Mr Owl sono dunque tre musicisti che si esibiscono con maschere da animali, il cyborg è piuttosto un live performer che interagisce con l’armatura che indossa: sul corpo sono montati infatti diversi sensori che gli permettono di emettere suoni e parole al tocco, mentre la testa-casco è illuminata da led luminosi che formano il viso ed esprimono i suoi stati emotivi. Un’esperienza che, durante i concerti, sperimenta anche il pubblico: toccandolo al suo passaggio, sono gli stessi spettatori a far suonare e parlare il cyborg”.

La complessità del progetto Mr Everett ha richiesto il ricorso a molteplici figure professionali in grado di curare diversi aspetti cruciali per la riuscita dello spettacolo. I movimenti di Rupert sono stati affinati dal coreografo Mario Cocetti, lo spazio in cui si muovono i personaggi è animato in profondità dai fondali del visual artist Alessio Tosoni, mentre componenti visive 3D addizionali sono state implementate da Piero Piccioli. Le illustrazioni della graphic novel a corredo dell’album fisico sono state realizzate da IAMA (Fabio Iamartino).

Il disco di Mr Everett è uscito oggi e si intitola “Umanimal” su  Grifo Dischi. Musicalmente è un electropop stile Royksopp meticciato con certa EDM da ballare: una cyborg-music. Un progetto italiano da andare fieri.

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