La settimana della primavera fake è stata accompagnata dai guai di Zuck e dalle incertezze parlamentari. E siccome quest’ultimo punto ci potrebbe incupire molto, pensiamo piuttosto all’Italia che ci garba. Due esempi son giusto qui sotto.
Sempre dall’album “Dedicated to Bobby Jameson” di Ariel Pink, ecco l’ennesimo video, “Acting” insieme a Dâm Funk. Non sarà stato un disco del livello di “Pom Pom” ma quante perline c’erano dentro?
“Criminal”, il nuovo album a nome Soft Moon ci è piaciuto da subito. E questa “Give Something” è un esempio del taglio industriale atmosferico che caratterizza parte del lavoro. Ora c’è questo video tutto graffi sulla schiena.
Sì, formalmente Sanae Yamada è la metà dei Moon Duo. Ma qui, in solitaria porta ad un livello più alto il tratto sintetico presente nella band madre. “Red Rider” è il singolo e video di Vive La Void.
Esce “Curaro” di Go Dugong ed è un tripudio di America Latina, ospiti eccellenti, trambusto e piedi scalzi. E poi c’è quella componente di elettronica nostrana, ispirata e preziosa che s’insinua fra i colori. Giulio Fonseca ha fatto centro.
In merito all’album “Reflection Of Youth” ci chiedevamo se fossimo noi emotivi o lei di gran spessore. La risentiamo con “Watching You” dal vivo per Distiller e, sì, è la seconda. Qui la norvegese trova una specie di sintesi tra Angel Olsen e Thom Yorke.
No, sebbene siano ghiottissimi, non faremo giochi di parole col nome Santii, la nuova denominazione di quei due che ci piacquero da subito. “Outsider” è semplicemente un bellissimo esempio di elettronica che si tinge di black (ospite Rejjie Snow). Questo assaggio dal sapore internazionale ci rende impazienti quanto orgogliosi.
Di “New Material” dei Preoccupations si è parlato in questi giorni. E di “Disarray” pure. Una canzone che per il sottoscritto si avvicina in qualche modo a un discorso di ossessione. Qui c’è il video da guardare quella cinquantina di volte.
(Marco Bachini)