[#tbt] I Deerhunter e le ansie da fine Anni Dieci

Siamo riemersi dalle classifiche di fine anno, e dopo quest’orgia (che però ci piace tantissimo) mi è sorta un’ansia diversa: quella dei classificoni di fine Anni Dieci. Certo, direte voi, siamo nel 2018 e non nel 2019, insomma abbiamo ben due anni davanti e la regola della Guida Intergalattica per Autostoppisti (“DON’T PANIC”) è sempre la migliore, ma converrete con me che il tempo passa in fretta e quindi se vogliamo eventualmente recuperare qualcosa di perduto forse è il caso di iniziare oggi e magari è bene cominciare a lambiccarsi su quali album abbiamo amato perdutamente, in questo decennio.

Immerso in questi pensieri assolutamente oziosi ho dunque acceso la radio dell’auto su Radio Capital e mi è partita la trasmissione mattutina con Paul Bellotto e Massimo Giannini (Circo Massimo) con sigla – non so se continuativa oppure casuale – di “Revival” dei Deerhunter. Da questo evento i pensieri che si sono affastellati nella mente sono:
1. ma quanto è antipatico Massimo Giannini, che si atteggia sempre al secchione insopportabile della classe?
2. ma quanto è indisponente terminare i giga e non potere più ascoltarsi “la qualsiasi” via bluetooth?
3. ma com’è che i Deerhunter passano su Radio Capital ed Eminem, Beyoncé e The Weeknd siano i maggiori nomi del Coachella 2018?

Almeno, dopo queste domande, solo una certezza ha fatto capolino nei meandri della mente: non so se “Halcyon Digest” o “Monomania” o “Fading Frontier”, ma qualcosa dei Deerhunter sarà sicuramente negli Awards di fine Anni Dieci. Almeno nei miei.

(Paolo Bardelli)