Foto di Arturo De Rose
Preambolo: mercoledì sono entrato in una bottega di modernariato/antiquariato qui a Cosenza e, mentre il proprietario ed un cliente parlavano di numismatica, sono rimasto a piangere davanti a due quadri di Rotella. Entri in una bottega e ti ritrovi in un museo, non è che succeda tutti i giorni, peccato che l’acquirente di monete se ne esca con una sparata degna di Aldo, Giovanni e Giacomo e mi dica:”stai fissando questo collage come fosse un’opera d’arte. Mio nipote, che fa le medie, te lo fa meglio se ci si mette d’impegno”. Io asciugo le lacrime, mi giro e rispondo che sono due Rotella e il proprietario aggiunge il loro prezzo di quotazione all’asta; il signore, stizzito, dice che ormai abbiamo toccato il fondo.
Giovedì sera, ovvero ieri, ho assistito al live della Brunori Sas. Grande attesa e due giorni di sold out al teatro Rendano anche qui in città per Dario e soci per la presentazione del lavoro numero quattro “A casa tutto bene”. La scaletta premia parecchio l’ultimo album ma non trascura i classici della trilogia precedente, la serata è vicina alla perfezione, la versione di “Rosa” alla Ivan Graziani, che potrebbe scontentare i fan più sanremesi, è da applausi scroscianti e la band è in forma e non si risparmia dal primo all’ultimo minuto. Dario sta sul palco sornione ed ironico come al solito per dimostrare a quel signore che ieri sputava sui Rotella che la cultura pop magari è anche plastica, ma può e deve essere altro.
Foto di Arturo De Rose
In conclusione: come è dura la vita il venerdì mattina, quando ti senti addosso il coraggio di chi non ha paura perchè ha poco o nulla da perdere.
(Fabio Nirta)
Foto di Arturo De Rose