Matteo Mannocci Awards 2014

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Per qualche strana ragione, l’anno che si va a concludere è stato per me un anno di incredibile movimento e interesse, come credo si possa notare dai vari generi proposti nella classifica qui sotto. In ogni caso….perchè sei qui a leggere? Per scoprire qualche disco che non hai ascoltato e che merita? Perchè sei curioso di vedere cosa ho ascoltato di più negli ultimi dodici mesi? Perchè mi conosci e vuoi deridermi? In ogni caso, prendete questa classifica come quella che è, una personale top-ten dei dischi che ho amato di più, nessuna considerazione oggettiva. “De gustibus non dispuntandum”, diceva qualcuno….

 

TOP 10 ALBUM

1-vdb23/nulla è andato perso – Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi
Uno dei migliori dischi fino a ora usciti negli anni ’10, per intensità lirica e musicale. Tanti ospiti, tutti graditi, e il miglior testamento artistico che Claudio Rocchi avesse potuto lasciare.

2-Come mi ammazzerai stavolta? – Edda
Il colpo di coda di quest’anno. Un’oretta densa di rabbia e rock, in salsa cantautorale.


3-Lost In The Dreams – The War on Drugs
Un viaggio incredibile, tra shoegaze, echi eighties e dream pop. Ultimo disco che ho scoperto nel 2014. Quando si dice: un finale col botto.

4-Uno Bianca – Bologna Violenta
Manzan si è scordato “Il nuovissimo mondo” e confeziona un capolavoro assoluto, con cui trascende dai limiti del grind. Un Morricone delle chitarre distorte.

5-Syro – Aphex Twin
Probabilmente il disco più aspettato e con l’hype più alto. E in effetti mr. Richard James non sbaglia un colpo.

6-Fibrillante – Eugenio Finardi
Torna la “musica ribelle”, dopo 16 anni dall’ultimo disco di inediti. Tornano le atmosfere e le sonorità degli anni ’70, ovvero il Finardi che più ci è piaciuto e che anche oggi non delude.

7-Everyday Robots – Damon Albarn
Albarn confeziona un perfetto giocattolino pop, dove si racconta con una limpidezza inedita.

8-Per tutti – Riccardo Sinigallia
Il cantautore dell’anno. Semplice.

9-Commune – Goat
A ogni ascolto dei Goat reagisco in maniera differente: passano da essere geni assoluti a radical chic nostalgiconi. Nono posto variabile, a seconda della giornata potrei metterlo dalla quarta alla decima posizione (i primi tre, scusate, ma sono intoccabili).

10-Here and Nowhere Else – Cloud Nothings
Otto pezzoni post-hardcore che sanno di Husker Du, tutti e otto da infarto. Si confermano un gran gruppo.

I COLPI AL CUORE
Hai paura del buio? Reloaded – Afterhours
Era così bello 17 anni fa…anche l’ispirazione “non è per sempre”, eh?
Curre curre guagliò 2.0 – 99 Posse
Idem come sopra. Solo ancora peggio.
Museica – Caparezza
Se Caparezza la smettesse di fare canzoni da stadio e tornasse a fare pezzi sulla stessa onda di “Habemus Capa” o “Verità Supposte” potrei ricominciare ad ascoltarlo.

CONCERTI MEMORABILI (IN UN MODO O NELL’ALTRO)
Un-qualunque-concerto-dei-Diaframma, anche quelli che non ho visto. Anche quest’anno una garanzia di un super live.
Calibro 35, FLOG, 8 Dicembre. Magici.
Ex-CSI, Teatro Studio, 10 Luglio. Cominciato moscio e deludente, per fortuna si è concluso in una fantastica festa collettiva.
Manu Chao, Piazza Viviani, 12 Agosto. Il concerto dell’estate per eccellenza.
Eneide di Krypton, Teatro Studio, 9 Maggio. Non proprio un concerto, non proprio teatro. Emozionante.

(Matteo Mannocci)