…A TOYS ORCHESTRA, “Butterfly Effect” (Urtovox, 2014)

ato2“Made to grow old” è il titolo del primo pezzo, quello che apre questo sesto album degli …A Toys Orchestra, e che ci dice già molto di quello che si ascolta nel resto delle dieci tracce che rimangono: “Butterfly Effect” è il disco nato, prodotto e lanciato per crescere una volta per tutte. E dopo la doppietta fortunata “Midnight Talks” e “Midnight (R)Evolution”, che tra il 2010 e il 2011 aveva allargato notevolmente il giro anche a quelli che non conoscevano i dischi degli esordi, i quattro ragazzi campani tornano ora dopo un meditativo silenzio di quasi tre anni per dire a chi c’era che loro ci sono ancora, pure meglio di prima.

Quello che conta però delle sfide è riuscire a vincerle, e gli …A Toys Orchestra sembrano non farcela del tutto. Non è una sconfitta vera e propria, nessuna caduta clamorosa, nessun capitombolo che non ci si aspettava. Semplicemente, al tanto sforzo profuso non corrispondono altrettanti risultati.
E vanno bene la cura sapiente e accurata nei pezzi, la ricerca costante della perfezione, dei suoni giusti, anche del giusto piglio (che non manca mai). Va bene questo suono pop-rock ormai arrivato al massimo grado di lavorazione, va bene anche il tentativo di darsi un certo tono internazionale con le nuove reclute Julian Barett polistrumentista e Jeremy Glover produttore, ma quello che si ascolta appare sempre un po’ troppo prevedibilino.

“Mirrorball” è fondamentalmente un pezzo dei Franz Ferdinand, “Mary” ricorda i Black Keys, così come “Fall To Restart” sembra una macchietta degli Arcade Fire del 2010. Tre pezzi che con le relative influenze sono perfetti per spiegare quel senso di insipido a cui si accennava prima.
I Franz Ferdinand avevano senso anni fa, così come i Black Keys e quel modo lì di suonare che avevano gli Arcade Fire ai tempi di “Neon Bible” e “The Suburbs”. E così tutto il resto dell’album, che sembra non avere niente fuori posto ma che allo stesso tempo presenta forme e contorni troppo scontati: di ogni canzone sappiamo già all’inizio quando arriverà il pezzo forte, il refrain, la parte tirata.

“Butterfly Effect” insomma è un disco che – riprendendo il titolo – non scatenerà nessun uragano dall’altra parte della Terra. Dal punto di vista evoluzionistico, probabilmente per gli …A Toys Orchestra è un passo indietro: dai due “Midnight” il tempo è passato e loro non sono diventati grandi.

57/100

(Enrico Stradi)

25 novembre 2014