BRIAN JONESTOWN MASSACRE, “Aufheben” (A Records, 2012)

Un dittatore musicale con il misticismo nella testa e il corpo stabile a Berlino. Questo, in poche parole, l’attuale stato di Anton Newcombe, leader dei californiani Brian Jonestown Massacre che con “Aufheben” toccano il traguardo del tredicesimo disco e vent’anni di rispettabilissima carriera. Cos’è cambiato dall’inizio di questa affascinante avventura (ancora in divenire) ad oggi? Tutto, in sostanza. Ma nulla, se consideriamo che la musica psichedelica ha sempre avuto il compito di dischiudere le menti e farle volare altrove, nelle terre distanti dal tempo attuale. Forse per questo il gruppo di S. Francisco ha progredito creandosi un culto d’immortalità rinnovandosi di disco in disco ma rimanendo inalterato dal punto di vista attitudinale. L’attitudine è quella strana bestia che ha fatto in modo che i BJM resistessero alle droghe (parecchie), ai cambi di formazione (infiniti) e al carattere dispotico dell’unico (e tirannico) leader. Il quale oggi vive ancorato nella libertà di Berlino e licenzia il disco che guarda l’oriente dall’occidente, rimanendo legato al mood psichedelico che ha reso grande questa congrega di revivalisti dei sixties.

Semmai il discorso non sia chiaro basterà immergersi nell’intro strumentale di “Panic in Babylon” ed ecco che il crocevia di culture che animano la testa di Anton si proietterà nel vostro subconscio e il viaggio lungo cinquanta minuti abbondanti di questo nuovo “Aufheben” sarà l’ennesima conferma della grandezza di questi menestrelli anarchici.

Più statico del predecessore “Who Killed Sgt. Pepper?” e meno “rivoluzionario” del capolavoro che riprendeva il discorso dello shoegaze, “My Bloody Underground”, la nuova fatica dei BJM annovera però al suo interno canzoni che potrebbero aprire nuove porte, come la splendida “Walking Up to Hand Grenades” (i Primal Scream a cavallo di un cammello), la parodia delle pietre rotolanti in “Stairway to the best Party in the Universe” e il pop perso nel deserto di “Gaz Hilarant” e “Illuminomi”.

Ovviamente, qualora questo avvenisse, Newcombe richiuderebbe queste ipotetiche porte a calci.

70/100

(Nicola Guerra)

5 giugno 2012

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