Il Merola ne è rimasto catturato: “Tra i dischi più attesi dell’anno, l’esordio dei Dead Skeletons trasfigura la rassicurante Islanda in un desolante paradiso perduto fatto di teschi, morte e psichedelia” (recensione)
In effetti ci sono tutti gli elementi per fare di “Dead Magick” un disco interessantissimo, compresa la dichiarazione d’intenti degli stessi Dead Skeletons: “Cosa ascolterete nel Giorno del Giudizio?”.
Intanto ascoltiamoci tutto il disco in streaming, che per (pagare e) morire c’è sempre tempo.
(Paolo Bardelli)
5 agosto 2011