CLOUD CONTROL, “Bliss Release” (Infectous/Pias, 2011)

Tempo di manierismo al quadrato. Il post-moderno che tutto ha fagocitato, masticato e riproposto adesso replica persino se stesso. I Cloud Control sono un’onestissima compagine pop-freak agile nel muoversi nelle seconde linee su sentieri già tracciati e “Bliss Release” sembra una raccolta a tema per spiegare in un colpo solo buona parte dell’indie moderno. Volendo fargli le pulci, potremmo dire veramente che ogni brano si colloca nello stile proprio di qualche altra band più o meno di successo. Akron/Family, Arcade Fire, Ganglians, Vampire Weekend, Anathallo, Cold War Kids, una dopo l’altra.

Ma non riconoscere bravura ai Cloud Control sarebbe comunque ingeneroso. Coretti azzeccati, chitarre zompettanti, brevi mantra e qualche bagliore. “This Is What I Said” è un singolo appropriato, radiofonico, frivolo, non del tutto spensierato. Passasse alla radio, non sarebbe male (ma magari nemmeno ci si soffermerebbe troppo su). A chiudere in maniera brillante un disco che scorre via senza troppi pensieri ci pensa “My Fear #1”, che dispiega al meglio il potenziale della band come fosse un depliant. Il potenziale, appunto, è quello di scrivere bei pezzi agrodolci, ben confezionati, in linea col trend e per questo con un vago sapore di stantio anzitempo. Magari aiuterebbe osare qualche cosa.

60/100

(Lorenzo Centini)

1° giugno 2011

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