Buon viaggio, imperatori neri

Era il 2002 quando dopo l’uscita di “Yanqui U.X.O.”  il collettivo canadese dei Godspeed You! Black Emperor si è defilato in un silenzio inquietante quanto i silenzi delle loro stridenti suite che hanno dato una dimensione orchestrale e avanguardistica alla scuola post-rock.

Efrim Menuck parlava di periodo di pausa nato in seguito all’inizio dell’avventura americana di “Iraqi Freedom”. Una sorta di protesta e di delusione interiore che porta al silenzio. Non che la band di Montreal si fosse mai data alla canzone di protesta. Anche perché sarebbe difficile immaginarlo nei loro lunghi panorami strumentali, ma non è mai stato un mistero il loro attivismo.

Fin dai tempi del loro EP degli albori, “Slow Riot For The New Zero Canada”. Al di là del simpatico episodio del 2003 raccontato da Michael Moore nel libro “Dude, Where’s My Country?”, quando in Oklahoma qualcuno in una stazione di servizio li additò come terroristi (forse per via delle barbe?) e il tutto finì con un interrogatorio dell’FBI che chiaramente non portò da nessuna parte.

Nel suddetto album, degno seguito del loro capolavoro indiscusso “Lift Your Skinny Fists Like Antennas to Heaven“, tra le note di “09-15-2000” si accusava Sharon di aver determinato la Seconda Intifada dopo la celebre passeggiata lungo la spianata delle Moschee. E poi un anno dopo i GYBE avevano fatto la loro parte

Nel frattempo, Sharon ha quasi tirato le cuoia, Bush fa parte del passato quanto i Godspeed You! Black Emperor il cui apporto alla causa (del post-rock) si è distribuito tra vari Thee Silver Mt.Zion (al secolo A Silver Mt. Zion, The Silver Mt. Zion Memorial Orchestra & Tra-La-La Band, Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra and Tra-La-La Band with Choir e Thee Silver Mountain Reveries), Set Fire To Flames e Molasses. Fino all’improvvisa lettera ai fan dello scorso anno. I GYBE torneranno. Almeno sui palchi con Mike Moya di nuovo con loro.

E mercoledì 26 gennaio sarà l’Estragon di Bologna (22 euro, ore 21.30) ad accoglierli in Italia. Il giorno dopo, giovedì 27 gennaio si replica al Live Club di Trezzo sull’Adda, nell’interland milanese (25 euro, ore 21.30). Info: www.locusta.net

(Piero Merola)

23 gennaio 2011

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