CORTNEY TIDWELL, Cortney Tidwell (Ever / Audioglobe, 2006)

21 minuti e sei canzoni appena per farci innamorare della poesia di Cortney Tidwell. Figlia d’arte (i genitori frequentavano i corridoi della Grand Ole Opry e hanno toccato la discografia con la Decca e la Chart), Cortney si muove in una suggestiva canzone d’autore al femminile che, piuttosto che ricordare la natia Nashville, rimanda alle suggestioni di Hope Sandoval, Rachel Gosswell e Liz Fraser. Nomi dalle voci evocative e cariche di sfaccettature emotive, tratti che Cortney dimostra di possedere, grazie a queste canzoni dal passo lentissimo e minimale, dove la voce si alza su delicati arpeggi di pianoforte, batterie spazzolate e lievi tocchi di chitarra acustica. Questo ep omonimo non è che l’anticipazione di quella che sembra essere una potenziale stella. E’ già pronto infatti “Don’t Let The Stars Keep Us Tangled Up”, del quale solo si sa che conterrà undici nuove canzoni e un duetto con Kurt Wagner dei Lambchop. Se la qualità resta tale e quale a queste sei piccole gemme di folk-pop – su tutte, “Hard 2 Tell” e “The Light” – potremmo finalmente gioire nell’aver trovato un talento da coccolare e far conoscere a più gente possibile. Dopo l’omonimo di Howie Beck, nuovo centro per la neonata Ever, che sembra aver trovato una strada coerente per la promozione di una canzone d’autore “altra”, senza essere a tutti i costi “decentrata”.

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