AA.VV., Fosbury: Primo Salto (Fosbury Records, 2002)

Si è scelta uno strano nome la Fosbury Records, in omaggio all’uomo che ha rivoluzionato l’atletica leggera inventando la tecnica dorsale del salto in alto. Sarà che già solo che questo è un segnale di creatività, sarà soprattutto che questa raccolta che ha il compito di presentarla al pubblico, intitolata in modo assolutamente appropriato “Primo Salto”, mostra segnali importanti. Qualcosa di più di un semplice biglietto da visita, piuttosto una fotografia di una bella fetta della musica più eccitante che si possa ascoltare in Italia.
Quasi un manifesto verrebbe da dire, scomodando termini importanti. Resta il fatto che la raccolta, tra artisti esordienti e gruppi già ascoltati, coglie nel segno. Diciotto brani per più di settanta minuti di musica ispirata come difficilmente capita di ascoltarla.
I volti già conosciuti iniziano con i Tre Allegri Ragazzi Morti, che affrontano con sfrontatezza ed entusiasmo “Nuova Identità”, proseguono con sicurezze come Lo-Fi Sucks!, Perturbazione, One Dimensional Man e Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo, e con una grande promessa come i The Zen Circus, il cuore rapito dalle ballate sghembe di Violent Femmes e Tom Waits.
Per arrivare ad uno sbalorditivo Amerigo Verardi, che con “Trasparenti ma non liberi (4 track demo)” regala tre minuti di autentico incanto acustico. Da non perdere. Oltre a questo un mucchio di musica nuova tutta da scoprire. Si va dall’attenzione per la scrittura di Northpole e Lana, che guardano un po’ a Smiths e Coldplay e un po’ ai cantautori di casa nostra, ai suoni intimi di Valentina Dorme e Non Voglio che Clara.

Oppure si incontrano pigre eppure irresistibili melodie ispirate dalla musica in bassa fedeltà di Pavement, Grandaddy e, rimanendo vicini a noi, Yuppie Flu, come l’adorabile “Christ Of The Road” di Slumber. E con loro gli ottimi Slacker Monday e Party Keller. In più un tocco di fascino di elettronica in bassa fedeltà, Monow (featuring Monello), e i ritmi spezzati e folli degli es, per finire con il rock diretto di vIRNA e Ogino Knaus.
Un bel po’ di roba come avrete intuito. Un primo salto riuscito alla perfezione.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *