FAMILY, Fearless (United Artists, 1971)

Un disco che non ha veri e propri punti deboli. Le prime cinque tracce in particolare, a partire dalla bella “Between blue and me”, non perdono un colpo. L’originalissima voce di Roger Chapman, grintosa o delicata a seconda del bisogno, è inconfondibile: a riprova della grande varietà musicale esistente all’interno del cosiddetto progressive rock, una categoria dai confini incerti. “Sat D-Y Barfly” e “Save some for thee” hanno un ritmo contagioso, specialmente la seconda, con toni quasi da fanfara. Superba è “Spanish Tide”, con elementi spagnoleggianti. Esiste un’edizione dell’album comprendente due bonus tracks, pubblicati a suo tempo separatamente: “In my own time” e “Seasons”, all’altezza dei brani che precedono e conclusione del disco più adeguata di quella ufficiale. Orecchio attento per “Seasons”: una piccola perla. Tutto l’album richiede più di un ascolto per essere apprezzato a dovere.

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