TRAVIS, The Man Who (Indipendiente, 2000)

Bello, davvero bello. Fran Healy (leader dei Travis) e soci hanno fatto un ottimo lavoro. Lontani ormai sono i suoni quasi ruggenti di “All I Wanna Do Is Rock” del loro primo lavoro “Good Feeling”. I Travis si dimostrano in questo secondo lavoro una band già matura e capace di scrivere canzoni davvero molto convincenti. E dimostrano anche di voler rischiare molto con queste nuove sonorità. Essendo una band scozzese inevitabili sono le assonanze con altri gruppi britannici come Oasis, Radiohead, ma al tempo stesso i Travis sanno dimostrare una capacità compositiva molto solida in grado di forgiare delicate e limpide armonie. Nel marzo scorso, all’uscita del primo estratto “Writing to Reach You”, avevo già notato questa nuova impostazione. Lo stesso si può dire anche per brani come “Driftwood”, “Why Does It Always Rain On Me?” e “The Last Laugh Of The Laughter”. Compare anche, ed é inevitabile per ballate come queste, il suono di archi e violini ad accompagnare la voce di Healy che forse eccede troppo nell’imitare l’impostazione canora di Thom Yorke. Un ottimo lavoro comunque che va ascoltato più volte per poter essere apprezzato al meglio.

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